Oggi i giovani americani scendono in piazza per chiedere che sia messa fine alla violenza delle armi e delle sparatorie nelle scuole. E i loro coetanei nel mondo li sostengono con oltre 800 manifestazioni in contemporanea. Anche in Italia: a Milano, i Giovani per la Pace della Comunità di Sant'Egidio danno appuntamento per il flash mob #NeverAgain alle 14, nella centrale Galleria Vittorio Emanuele. Spiegano: «Ci stenderemo per terra, come le vittime, ripetendo il gesto ideato dagli studenti americani». Nella mattinata invece promuovono nelle scuole superiori altre azioni simboliche, poi diffuse via social network.
Dice Nicoletta Galisai dei Giovani per la Pace: «Il nostro flash mob milanese nasce dalla volontà di sostenere i nostri coetanei. Abbiamo colto che oltreoceano c'è una novità e non vogliamo restare indifferenti». Le stragi nei licei statunitensi sono apparentemente lontane, ma le società – e i social sono una potenza in questo – sono sempre più collegate. «È il futuro del mondo – aggiunge la ragazza del movimento di Sant'Egidio – che è connesso. Rendere accessibili le armi non crea sicurezza, ma anzi diffonde violenza. Dobbiamo costruire la pace preventiva, non la guerra preventiva». In questo senso la marcia #NeverAgain è legata a quello che vivono ogni giorno: «Noi siamo giovani concretamente impegnati a migliorare le nostre città e scuole, diffondendo una cultura della pace e della solidarietà».
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