Prendersi cura dell'umanità è l'attività che più di ogni altra riflette l'agire di Dio nella storia: fin dall'inizio dei tempi Egli è, infatti, compagno e sostegno di ogni essere umano nel viaggio della vita, soprattutto nei momenti di sofferenza. È in questa dimensione che visse e operò san Camillo de Lellis, profeta di una medicina che mette al centro le persone e la loro dignità.
Nato a Bucchianico (Chieti) nel 1550 in una famiglia nobile intraprese la carriera militare, ma a causa di una piaga al piede per un periodo fu ricoverato a Roma. Riprese le armi, fu rovinato dal vizio del gioco, perché perse tutti i suoi averi. Si ritrovò così al servizio dei Cappuccini di San Giovanni Rotondo. Nel 1575 fu ricoverato nuovamente all'ospedale di San Giacomo degli Incurabili a Roma e lì finalmente trovò la sua strada: si mise a servire con dedizione e delicatezza i compagni malati ed ebbe l'idea di fondare una congregazione votata a questa attività. Nacquero così i Ministri degli Infermi, i Camilliani: l'esperienza militare del fondatore fu una risorsa preziosa per modernizzare l'assistenza ai malati. De Lellis morì nel 1614 a Roma.
Altri santi. Santa Toscana, vedova (1280-1343); beata Angelina da Montegiove, vedova (1377-1435).
Letture. Romano. Is 26,7-9.12.16-19; Sal 101; Mt 11,28-30.
Ambrosiano. Dt 31,1-12; Sal 134 (135); Lc 8,22-25.
Bizantino. 1Cor 3,18-23; Mt 13,36-43.