Quando una guerra è in atto, anche quella a un virus, tocca ai soldati scendere in battaglia. Contro le zanzare, responsabili di trasmettere Zika, la malattia che tanto male può fare ai bambini che aspettano di nascere, Dilma Rousseff - presidente del Brasile - ha schierato le sue truppe: forze armate e dipendenti statali, sabato, saranno impegnati a dare la caccia alla Aedes aegypti, cercando ed eliminando le zanzare adulte e le larve che si nascondono in case, uffici, giardini.
Il virus Zika non provoca gravi sintomi (somigliano a quelli di un’influenza), ma può essere molto pericoloso se viene contratto da una donna in attesa di un bambino. In questo caso, il bimbo può nascere affetto da microcefalia, cioè con la testa e il cervello di dimensioni più piccole del normale. Il virus Zika è “fortemente sospettato” di essere la causa di queste malformazioni: anche se gli scienziati non sono ancora riusciti a dimostrare con certezza l’esistenza di un collegamento tra il virus e la malattia, i casi di bimbi nati con la testa piccola sono molto aumentati rispetto alla norma in alcune zone, come il nord del Brasile, in cui il virus è presente. I Paesi in cui il virus Zika è diffuso sono 28: tra questi ci sono anche gli Stati Uniti, dove sono stati registrati alcuni casi nello stato del Texas, il Messico, il Paraguay, Capo Verde, il Costarica, il Nicaragua, le isole Samoa e Curacao.
Gli esperti consigliano alle donne in gravidanza di evitare i viaggi in questi Paesi. Per tutti gli altri la malattia si risolve in una settimana, come una semplice influenza. In ogni caso, per evitare di entrare in contatto con il virus, chi si trova nelle aree a rischio deve proteggersi dalle zanzare, usando repellenti e zanzariere ed evitando di uscire al tramonto.