martedì 3 marzo 2015
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​Questa volta impariamo un trucco importante. Il più importante di tutti, forse: se volete che la vostra storia proceda spedita, inventate un bel po’ di ostacoli. Sembra una contraddizione, ma non è così. Messo davanti a una difficoltà, il vostro personaggio sarà costretto a escogitare un modo per superarlo. Più è impegnativo l’ostacolo, più interessante diventerà la storia. Prendete, per esempio, Le avventure di Robinson Crusoe dello scrittore inglese Daniel Defoe. Il protagonista è l’unico superstite di un naufragio, finisce su un’isola deserta e non ha più nulla con sé. Mica male, come situazione di partenza, no? Robinson è un uomo intraprendente, aguzza l’ingegno e pure la vista. Impara a costruirsi gli utensili di prima necessità, va in cerca degli oggetti scampati al disastro, impara a fare tesoro di ogni frammento di relitto che gli capita tra le mani. Poi accade anche dell’altro, d’accordo, ma la parte più appassionante del romanzo riguarda la soluzione di problemi quotidiani in apparenza semplicissimi: come procurarsi il cibo, come cucinarlo, dove trovare riparo eccetera. Questo è solo un tipo di ostacolo. Ce ne possono essere molti altri, e non sempre così facili da riconoscere. Passiamo a un altro libro famosissimo, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. Anche qui c’è di mezzo un naufragio, e ormai avrete capito che non è un caso. La principale difficoltà che il protagonista deve affrontare, però, non riguarda la sussistenza, come nel caso di Robinson, ma il fatto di trovarsi in un mondo che non è più a sua misura. Gulliver viene sbalzato a Lilliput, dove gli esseri umani sono di dimensioni minuscole, e lì in mezzo viene scambiato per un gigante. Dopo di che fa tappa a Brobdignag, a sua volta abitata da giganti, e lì tocca a lui entrare nella parte del lillipuziano. L’ostacolo sta sempre nella fatica di adattarsi a un ambiente tanto strano, nell’imparare a usare bene le proprie forze, nel cogliere la differenza tra piccolo e grande. Nel guardare la realtà con occhi diversi, insomma. Che è poi il vero motivo per cui i narratori insistono nel complicare la vita ai loro personaggi. Svelato il trucco, bisogna mettere in guardia: proprio perché l’ostacolo è uno strumento prezioso, occorre evitare le esagerazioni. Di norma, in una storia ben congegnata, si incontra una difficoltà bella grossa al centro della trama. Se gli inciampi si ripetono con troppa frequenza, il lettore è autorizzato a stancarsi e a cercare un protagonista meno sfortunato.
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