Ti sei lavato le mani? Chissà quante volte ve lo siete sentiti ripetere da mamma e papà. E chissà quante volte avete pensato che lavarsi le mani è solo una seccatura.... Be', vi sbagliate. E anche di grosso. Basta poco e non costa niente, eppure quel piccolo gesto mette al riparo da parecchie malattie, da quelle banali - come un raffreddore - a quelle più gravi, come il colera.
Oggi è la Giornata mondiale della pulizia delle mani, voluta dall'Onu, una campagna per spiegare a più persone possibile l'importanza dell'igiene. In alcuni Paesi non è un gesto abbastanza diffuso: ogni giorno, nei Paesi in via di sviluppo, soprattutto nell'Africa Sub Sahariana, muoiono più di 5mila bambini al di sotto dei cinque anni a causa di malattie diarroiche provocate in parte dall'utilizzo di acqua contaminata e in parte dalla mancanza dei servizi igienici di base: toccare la bocca di un neonato con le mani sporche, significa aprire la strada a una serie di infezioni. Nelle zone dove l'acqua non c'è, anche volendo diventa impossibile rispettare le regole base della pulizia e, proprio per questo, uno degli obiettivi dell'Onu nei prossimi anni è garantire a tutti l'accesso all'acqua e ai servizi igienici.
In Italia, le mamme sono molto attente e l'80% è molto insistente sulle regole d'igiene. Solo 4 su dieci, però, sanno che diarrea, influenza e patologie respiratorie sono tutte malattie che si possono evitare lavandosi spesso le mani. Che sono un ricettacolo di germi: buona parte rappresentata dai microrganismi che risiedono normalmente sulla cute senza creare danni, a cui - però - possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui si viene a contatto toccando le più diverse superfici. E può bastare poco per trasferire questi microbi dalle mani alla bocca.