Micky le sta provando tutte per saltare la trasferta a Zara, in Jugoslavia, con i Ragazzi della Pallacanestro Rimini, per l’annuale torneo giovanile internazionale. La pallacanestro non gli dispiace ma lui non ha voglia di prenderla sul serio; e poi quattro giorni sottratti alla compagnia degli amici in tutta libertà gli sembrano davvero troppi. Un piano infallibile per simulare una febbre l’avrebbe anche trovato ma sul più bello spunta il bullo della scuola a rimescolare le carte con i suoi toni minacciosi e convincenti. Vespi, attaccante della squadra dei Cadetti, ragazzone grande, grosso e dai metodi spicci lo incastra con una missione incomprensibile: Micky dovrà non solo partire ma consegnare di nascosto una scatola, contenente un paio di scarpe da basket al numero cinque della squadra avversaria, la Locomotiva Praga. Una consegna che scotta? Micky non lo sa ma quella stramba e inquietante richiesta lo coinvolgerà in un giro pericoloso di spie e di agenti segreti. Del resto siamo in pieno 1983 e il mondo fuori dai confini italiani è più che complicato. E molto diverso da quello che conosciamo oggi. Nel palazzetto dello sport di Zara Micky e i due compagni di squadra che l’aiutano a progettare la consegna, Menghi e Rigo, aprono gli occhi sulle conseguenze drammatiche della dittatura nella vita delle persone e si trovano a fare i conti con la presenza di alcuni agenti del StB, il famigerato servizio segreto della Cecoslovacchia dove un regime comunista dipendente dall’Urss ha azzerato le più elementari libertà civili. Come cani da guardia gli agenti impediscono ogni contatto tra i giovani giocatori delle squadre. E non scherzano per nulla. Ma è uno spasso vedere come intelligenza e astuzia dei ragazzi vincono sulla stupidità e l’ottusità dei guardiani del potere. Grazie allo sport. Con Il numero 5 (Piemme; 11 euro) - il suo primo libro - Gabriele Nanni, ha vinto il Premio Il Battello a Vapore di quest’anno come migliore autore. Dagli 11 anni.
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