sabato 8 febbraio 2020
Francesco sarà ad Acerra il prossimo 24 maggio, per il quinto anniversario della Laudato si'. Insieme ai vescovi campani incontrerà le famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale
Il Papa nella Terra dei Fuochi il 24 maggio, vedrà le famiglie delle vittime
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Papa Francesco il 24 maggio sarà nella Terra dei fuochi. Lo ha comunicato la diocesi di Acerra dove il Papa si recherà in occasione del quinto anniversario della Laudato si' sulla cura della casa comune. E dove incontrerà anche alcune famiglie che hanno avuto vittime dell’inquinamento ambientale oltre ai sindaci questo territorio così drammaticamente devastato. "Papa Francesco - si legge in una nota della Diocesi - sceglie di celebrarne l’anniversario il prossimo il 24 maggio 2020 ad Acerra, proprio al centro di quei territori inquinati tra Napoli e Caserta, sorvolando i quali nel 2014 – ha detto il Pontefice in un libro intervista – fu "un fatto puntuale", che "mi commosse, e da allora fu un crescendo attraverso le notizie, una presa di coscienza lenta".

"La presenza di papa Francesco nelle nostre terre, e in particolare nella nostra diocesi di Acerra, è una grazia speciale - dichiara il vescovo Antonio Di Donna - perché il Papa viene ad ascoltare insieme ai vescovi, soprattutto delle diocesi più colpite dall’inquinamento, le sofferenze della nostra gente, e per ricordare le altre "terre dei fuochi d’Italia"».

La visita, prosegue Di Donna è perciò "per noi un evento storico che ci riempie di gioia, una iniezione di fiducia e di speranza per le famiglie, in modo speciale quelle dei bambini e dei ragazzi colpiti dalla malattia". E di sicuro "darà nuova linfa al cammino che le diocesi della Conferenza episcopale campana stanno già facendo per educare i cristiani, adulti e bambini, alla giustizia, alla pace e alla salvaguardia del creato", aggiunge il presule, per il quale il quinto anno della Laudato si’ ad Acerra, è però anche una esortazione a "verificare lo stato di accoglienza di quel profetico documento".

La visita del Papa è infine "un forte appello alle Istituzioni, perché finalmente venga fatta verità nei nostri territori, e soprattutto venga garantito uno sviluppo vero alle nostre terre, che ponga al centro l’uomo, il suo sviluppo integrale, compatibile con la fondamentale e originaria vocazione agricola, archeologica e turistica", conclude monsignor Di Donna invitando "tutti a pregare" per questo "momento speciale di grazia".

Ricordiamo che Acerra è uno dei luoghi simbolo della Terra dei fuochi e più in generale dell'interminabile questione dei rifiuti in Campania. Sede dell'unico e enorme termovalorizzatore della regione e di altri impianti del ciclo dei rifiuti, ha anche subito per decenni l'attacco delle ecomafie, come dimostrato da inchieste, processi e condanne. Un fenomeno che non è finito, come conferma la recentissima operazione "Feudo" della Dda di Milano.

Come conferma la giornata del 18 aprile, indetta proprio ad Acerra dai vescovi della Campania assieme alla Cei per riflettere sull’importante documento di papa Francesco. Un evento al quale sono stati invitati anche i vescovi delle 70 diocesi (27 del Nord, 20 del Centro, 23 del Sud) interessate dai 57 Sin, i siti più inquinati. "Vogliamo metterci insieme per dire che non esiste solo la Terra dei fuochi ma tante Terre dei fuochi", aveva annunciato Di Donna lo scorso 14 gennaio a Teano con più di 400 sacerdoti, assieme ai vescovi di Acerra, Aversa, Capua, Caserta, Nola, Sessa Aurunca e Teano. Vescovi e sacerdoti della terra dei fuochi riuniti per la prima volta a riflettere, tutti insieme, sul dramma di questo territorio. Ora con loro sarà anche papa Francesco.

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