Il Papa riceve un regalo da una fedele - Vatican Media / Reuters
«Non era una vacanza, un viaggio turistico, e nemmeno un evento spirituale fine a sé stesso; la Gmg è un incontro con Cristo vivo attraverso la Chiesa, un incontro che fa crescere nella fede e dove molti scoprono la chiamata di Dio: al matrimonio, alla vita consacrata, al sacerdozio. Per tutti e per ciascuno è la gioia di scoprirsi chiamati, per grazia, a far parte del Popolo di Dio, un popolo diverso, che non ha un territorio, non ha una lingua, non ha una nazionalità, ma è inviato ad annunciare a tutti i popoli il gioioso Vangelo di Cristo: che Dio è Padre e ama tutti i suoi figli». Sono le parole di papa Francesco all'udienza del mercoledì, che oggi ha ripreso dopo la pausa estiva e che è stata dedicata in massima parte al racconto del suo viaggio in Portogallo per partecipare alla 37ª Giornata Mondiale della Gioventù.
«Mentre in Ucraina e in altri luoghi del mondo si combatte, e mentre in certe sale nascoste si pianifica la guerra, la Gmg ha mostrato a tutti che è possibile un altro mondo: un mondo di fratelli e sorelle, dove le bandiere di tutti i popoli sventolano insieme, una accanto all'altra, senza odio, senza paura, senza chiusure, senza armi! Il messaggio dei giovani è stato chiaro: lo ascolteranno i "grandi della terra"?».
Poi papa Francesco ha invocato da Santa Teresa Benedetta della Croce, di cui oggi si celebra la memoria liturgica, il dono della pace per l’Europa di cui è compatrona: «Alla sua intercessione affidiamo la cara popolazione ucraina, perché possa presto ritrovare la pace», dice a chiusura dell’udienza generale ricordando Edith Stein, la monaca carmelitana vittima della Shoah. “La sua testimonianza stimoli l’impegno a favore del dialogo e della fratellanza tra i popoli e contro ogni forma di violenza e di discriminazione”.