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Papa Francesco ha chiamato al telefono, sabato scorso, padre Julio Lancellotti, vicario episcopale per la Pastorale del popolo di strada dell’arcidiocesi di San Paolo, per esprimere la sua vicinanza alla popolazione brasiliana che vive in strada e senza una fissa dimora in questo periodo di pandemia.

Un altro servo dei poveri, anzi uno che “ha bruciato la sua vita con i poveri”. Così il Papa ha poi definito il missionario italiano all’Angelus di domenica 11 ottobre. Francesco stesso ha detto di essere riuscito a telefonargli e questo contatto fra i due segue quello che a sua volta l'anziano prete da oltre 30 anni in Brasile aveva stabilito col Papa tramite una lettera inviata a fine settembre.

Poiché la lettera inviata a Francesco si concludeva con la richiesta di una benedizione che il missionario avrebbe desiderato ricevere di persona e con l’ammissione che questo sarebbe stato irrealizzabile a causa delle sue precarie condizioni fisiche, il Papa si è prodigato per far sentire, comunque, la sua voce e il suo sostegno al sacerdote con una telefonata.

In un’intervista al settimanale dell’arcidiocesi O São Paulo, padre Julio ha riferito che, alle 14.15, ha ricevuto una chiamata da un numero non identificato e, quando ha risposto, Francesco si è presentato con semplicità: “Sono papa Francesco”. E ha poi chiesto al sacerdote se preferiva parlare in spagnolo o in italiano.
Il Papa ha poi riferito di aver visto le foto delle cure fornite ai senzatetto durante la pandemia, che sono state pubblicate di recente dai media vaticani.

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“Il Papa ha detto che ci accompagna con affetto, conosce le difficoltà che stiamo vivendo, di non scoraggiarci e, come Gesù, di stare con i poveri”, ha spiegato ancora nell'intervista padre Lancellotti.

Francesco ha anche chiesto al sacerdote di trasmettere alla popolazione di strada il messaggio che li ama molto e li ha benedetti. “Il Papa è stato molto semplice e vicino, come se parlassimo tutti i giorni”, ha detto il vicario episcopale, commosso e sorpreso dalla chiamata. “Mi sono spaventato. Quando ha detto che era papa Francesco, all'inizio ero incredulo”.

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Padre Lancellotti è stato più volte minacciato per la sua attività a fianco dei poveri e per le sue denunce contro la corruzione e il narcotraffico.