Il Papa saluta lasciando il Gemelli - Reuters
«Il Papa sta bene, sta meglio di prima». Così ha dichiarato questa mattina il professore Sergio Alfieri, il chirurgo che operato papa Francesco. Alle 8.45 il Papa ha lasciato il Policlinico Gemelli, dopo un ricovero di nove giorni che è proseguito regolare.
Un cordone di fedeli, infermieri, giornalisti l’hanno atteso dal mattino presto uscire all’ingresso principale dell’ospedale romano. In sedia rotelle ha attraverso la folla per arrivare alla 500 bianca e si è fermato a parlare: «Come sta Santo Padre?» «Ancora vivo», risponde sorridendo. Anche un pensiero al recente tragico naufragio in Grecia: «Tanto, tanto dolore».
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Il 7 giugno papa Francesco era stato sottoposto all'intervento chirurgico programmato per un «laparocele incarcerato in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati» come aveva spiegato il professore Alfieri, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche addominali ed endocrino metaboliche, che aveva eseguito l’intervento di tre ore. Il Papa aveva reagito bene anche all’anestesia generale, il decorso clinico è stato senza complicazioni e può continuare dunque la convalescenza a Santa Marta.
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Prima di essere dimesso il Vescovo di Roma «ha voluto ringraziare tutti con sentimento, tutti quanti e ha voluto esercitare il ministero del sacerdozio con l’attenzione verso quanti ha avuto vicino e ha incontrato» ha affermato il professore Alfieri. Il Papa non ha mancato di cenare insieme a quanti dal giorno del ricovero lo hanno assistito e come ringraziamento aveva ricevuto tutta l’equipe operatoria che dal 7 giugno hanno coordinato, eseguito e reso possibile l’operazione chirurgica.
Alla vigilia della dimissione dall’ospedale non ha fatto mancare nuovamente il suo abbraccio ai bambini ricoverati nel reparto di Oncologia pediatrica e Neurochirurgia infantile, suoi dirimpettai nel decimo piano del Policlinico. Ha poi salutato i vertici del Policlinico che per la terza volta lo hanno accolto, dopo l’operazione del 4 luglio 2021 per stenosi diverticolare e il ricovero breve dello scorso 29 marzo per una bronchite infettiva.
Il professore Alfieri non si è sottratto alle domande dei giornalisti: «Il Papa ha confermato tutti i viaggi», quello a Lisbona per la Gmg e anche la Mongolia a fine agosto. «Anzi - ha sottolineato lo specialista li potrà affrontare meglio di prima perché adesso non avrà più il disagio dei disturbi precedenti. Sarà un Papa più forte». Qualcuno domanda come proseguirà la convalescenza e il ha risposto: "Ma lui la convalescenza non la fa, ha già iniziato a lavorare!". Il riferimento è alle "attività lavorative" che hanno scandito, insieme alla preghiere e alla lettura, i giorni del ricovero. «Gli abbiamo chiesto di fare un po’ di convalescenza – ha affermato ancora il chirurgo – sono certo che stavolta ci ascolterà un po’ di più perché lo attendono degli appuntamenti importanti e ha già detto personalmente che li osserverà tutti quanti, compresi i viaggi».
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Appena uscito dal Policlinico, il Papa si è recato a Santa Maria Maggiore, dove si è fermato davanti all'icona di Maria, Salus Populi Romani.
Prima di fare rientro in Vaticano, poco dopo le 10 circa, papa Francesco si è fermato per una breve visita privata alla suore dell’Istituto Maria Santissima Bambina, riunite per il loro capitolo generale, e, fuori dall’Ingresso del Perugino, per salutare le forze dell’ordine e ringraziarle per il loro servizio.
L’Angelus di domenica e le udienze dei prossimi giorni sono confermati, salvo l’udienza generale di mercoledì 21 giugno, che è annullata per salvaguardare il recupero post operatorio del Santo Padre.
Il Papa in Santa Maria Maggiore - Vatican Media