Vincere la tratta delle persone umane è "una delle maggiori sfide de nostro tempo". E per riuscirci serve "un impegno concertato, fattivo e costante". Parlando al "Gruppo Santa Marta" in prima linea contro il triste traffico, il Papa è tornato a sollecitare con forza i governi a impegnarsi "sia per eliminare le cause di questo complesso fenomeno, sia per incontrare, assistere e accompagnare le persone che cadono nei lacci della tratta".
Chiara e perentoria la denuncia del Pontefice nei confronti di un'emergenza legata a "nuove forma di schiavitù" le cui vittime "sono uomini e donne, spesso minorenni, sfruttati approfittando della loro povertà ed emarginazione". Un tragico mercato in costante aumento. secondo gli organismi internazionale, che recluta forzatamente i più indifesi tra i poveri, ha proseguito il Papa, ai quali viene rubata la dignità, l'integrità fisica e psichica, persino la vita".
Di qui l'invito a un rafforzato impegno, da parte delle autorità preposte, ma anche di enti e associazioni mosse dalla buona volontà illuminata dal Vangelo, come il gruppo Santa Marta appunto, un'alleanza di responsabili di polizia e di vescovi di tutto il mondo che operano di concerto alla società civile per tagliare alla radice il fenomeno della tratta e garantire la cura pastorale delle vittime.