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«Ringrazio tutti voi che venite da posti diversi, e posti lontani, per fare una partita: una partita, sì, ma è una partita per la pace!, questo è importante». Lo ha detto a braccio Papa Francesco, che ieri pomeriggio nell’Aula Paolo VI ha ricevuto in Udienza una rappresentanza dei calciatori (nella foto il brasiliano Ronaldinho) impegnati allo Stadio Olimpico di Roma nella terza edizione della Partita per la Pace, promossa dalla Fondazione Scholas Ocurrentes con il motto “We Play For Peace”. Presenti all’incontro circa 200 persone fra familiari e amici.
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«Pensate che le spese più grandi oggi nel mondo sono nell’industria delle armi – ha ricordato il Pontefice -. Voi avete preso il vostro tempo per venire a fare la gratuità della pace. Sono piccoli gesti ma sono dei semi, sono dei semi di pace, sono capaci di cambiare il mondo, perché sono semi di pace. Grazie per questo che fate, per la partita di oggi in un mondo che sempre cerca delle guerre e delle distruzioni».
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1E, ha concluso Francesco, «grazie per dirci che più importante, più importante un pallone di straccio, con la gratuità del gioco, che la conquista di un territorio con le guerre, quello non va. Grazie per la vostra testimonianza».
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