Papa Francesco non vede l’ora di incontrare il popolo del Myanmar, Paese dove si recherà dal 27 al 30 novembre. In un videomessaggio il Pontefice invia una parola di saluto e di amicizia a tutti gli abitanti del Paese asiatico, oltre 51 milioni di persone. “Vengo a proclamare – aggiunge il Papa - il Vangelo di Gesù Cristo, un messaggio di riconciliazione, di perdono e di pace”. Il Santo Padre si rivolge in particolare ai cattolici, poco più di 600 mila fedeli in un Paese, in prevalenza buddista: “La mia visita – afferma Francesco - vuol confermare la comunità cattolica del Myanmar nella sua fede in Dio e nella sua testimonianza nel Vangelo che insegna la dignità di ogni uomo e donna ed esige di aprire i nostri cuori agli altri, specialmente ai poveri e ai bisognosi”.
Il Papa si rivolge inoltre a tutto il popolo dello Stato asiatico: “Desidero visitare – afferma Francesco - la Nazione con spirito di rispetto e incoraggiamento per ogni sforzo volto a costruire armonia e cooperazione nel servizio al bene comune. Noi viviamo in un tempo in cui i credenti e gli uomini di buona volontà sentono sempre più la necessità di crescere nella mutua comprensione e nel rispetto, e di sostenersi l’un l’altro come membri dell’unica famiglia umana. Perché tutti siamo figli di Dio”. Papa Francesco ringrazia infine quanti in Myanmar sono impegnati nella preparazione della sua visita: “Chiedo a ciascuno di pregare affinché i giorni nei quali sarò io con voi possano essere fonte di speranza e di incoraggiamento per tutti. Su di voi e sulle vostre famiglie invoco le divine benedizioni di gioia e di pace”. Dopo il Myanmar, il viaggio apostolico proseguirà in Bangladesh, dal 30 novembre al 2 dicembre.
Papa Francesco non vede l’ora di incontrare il popolo del Myanmar, Paese dove si recherà dal 27 al 30 novembre. In un videomessaggio il Pontefice invia una parola di saluto e di amicizia a tutti
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