L’Ascensione del Signore al cielo – ha sottolineato Francesco – “ci chiede di avere occhi e cuore” per incontrare Gesù, “per servirlo e per testimoniarlo agli altri”: Si tratta di essere uomini e donne dell’Ascensione, cioè cercatori di Cristo lungo i sentieri del nostro tempo, portando la sua parola di salvezza sino ai confini della terra.
E’ un cammino che, attraverso l’incontro con Gesù, si riempire di segni di speranza: In questo itinerario noi incontriamo Cristo stesso nei fratelli, soprattutto nei più poveri, in quelli che soffrono nella propria carne la dura e mortificante esperienza di vecchie e nuove povertà. Come all’inizio Cristo Risorto inviò i suoi apostoli con la forza dello Spirito Santo, così oggi Egli invia noi, con la stessa forza, per porre segni concreti e visibili di speranza.
La missione che Gesù affida ai discepoli “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura” è “senza confini” e “supera la forze umane”: Sembra davvero troppo audace l’incarico che Gesù affida a un piccolo gruppo di uomini semplici e senza grandi capacità intellettuali! Eppure questa sparuta compagnia, irrilevante di fronte alle grandi potenze del mondo, è inviata a portare il messaggio d’amore e di misericordia di Gesù in ogni angolo della terra.
Il progetto di Dio, sostenuto dalla “forza che Dio stesso concede agli apostoli” e “dallo Spirito Santo”, si snoda attraverso i secoli e prosegue ancora oggi. La missione affidata da Gesù agli apostoli – spiega il Papa – “richiede la collaborazione di tutti noi”:
Ciascuno, infatti, in forza del Battesimo che ha ricevuto, è abilitato per parte sua ad annunciare il Vangelo.
Il Battesimo "ci spinge ad essere missionari, ad annunciare il Vangelo". "Gesù ci dà la speranza", "ha aperto le porte del cielo". La Vergine Maria – ha affermato inoltre il Papa – ci aiuti a “tenere in alto i nostri cuori”, “ad avere i piedi per terra” e a “seminare con coraggio il Vangelo nelle situazioni concrete della vita e della storia”.
Francesco, nel giorno in cui si celebra la Festa della mamma, ha salutato "tutte le mamme, ringraziandole per la loro custodia delle famiglie". Il Santo Padre ha ricordato anche le mamme "che ci guardano dal cielo e continuano a custodirci con la preghiera". "Preghiamo - ha aggiunto - la nostra mamma celeste che oggi 13 maggio con il nome di Nostra Signora di Fatima ci aiuta a proseguire il cammino".
Dopo la recita del Regina Caeli, il Pontefice ha salutato gli alpini, riuniti a Trento, per l’adunata nazionale, “incoraggiandoli ad essere testimoni di carità e operatori di pace”.
Francesco ha ricordato infine che oggi ricorre la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, incentrata sul tema: “Fake news e giornalismo di pace”. E ha salutato “tutti gli operatori dei media, in particolare i giornalisti che si impegnano a cercare la verità delle notizie, contribuendo a una società giusta e pacifica”.