I nostri lettori sanno che
Avvenire aiuta, con speciale
puntualità e profondità, a seguire il Papa nei suoi pellegrinaggi in
Italia e all’estero. Il 23° viaggio apostolico internazionale di
Benedetto XVI non ha fatto eccezione. Speriamo che le ampie cronache, le
interviste e i commenti messi in pagina abbiano contribuito a far
cogliere la bellezza e la complessità dell’incontro tra il Successore
di Pietro e le Chiese e i popoli di Messico e Cuba.Noi abbiamo
fatto il nostro lavoro al meglio grazie all’impegno di tutti i colleghi
coinvolti, e abbiamo evitato di accendere polemiche.Ma ora, a
viaggio concluso, è giusto che i lettori sappiano che le autorità
cubane non ci hanno esattamente agevolato. Anzi, hanno impedito
l’ingresso a Cuba di una nostra giornalista, Lucia Capuzzi, sgradita
per il continuo, onesto e franco lavoro di informazione sulla difficile
transizione in corso nell’isola e, soprattutto, per aver dato voce
alla coraggiosa e civilissima dissidenza cubana.Sì, queste cose accadono ancora. E accadono a Cuba. La stessa sorte è toccata al quotidiano spagnolo
El País.Una
punizione, una lezione, una censura? Una vergogna. Ma non ci hanno
chiuso od offuscato gli occhi, e non ci hanno tappato la bocca. La
libertà è più forte, e nessun regime può negarla totalmente e per
sempre.