Caro direttore,
ho letto la fondamentale prolusione del cardinal Angelo Bagnasco. Sono totalmente allineato con quanto ha sostenuto il presidente della Cei su tre temi essenziali per la persona: utero in affitto, gender e fine vita. Del resto anche papa Francesco è stato sempre assai chiaro su questi punti e mi sembra che non vi siano dubbi sulla identica visione di entrambi. Però ho un legittimo timore dato dalla pervasività del “pensiero unico” che sta estendendosi anche in Italia: che non vada oltre la stampa cattolica. La mia speranza invece è che questa prolusione sia fatta risuonare in tutte le parrocchie del nostro Paese attraverso le omelie dei parroci e dei consacrati. Perché queste riflessioni sono sempre le medesime che il Magistero della Chiesa ha ricavato dai Vangeli di duemila anni fa.
Giovanni Martinetti - Ghemme (No)
Anche a mio sommesso parere, gentile e caro dottor Martinetti, l’«umanesimo concreto» e accogliente verso la verità della vita umana in ogni sua fase e condizione che discende dal Magistero della Chiesa è radicato nella Parola che è Cristo. E si esprime, secondo l’acuta e utile lettura che ne hanno fatto grandi uomini di Dio e grandi intellettuali, attraverso la ricchezza del pensiero germinato, capovolgendo anche antiche miopie e insufficienze, dall’incontro fecondo e mai concluso del tutto «tra Gerusalemme, Atene e Roma». Fede e ragione, per noi cristiani, sono come «ali» sorelle. A questa visione il cardinale presidente della Cei ha saputo dare voce ancora una volta e con appassionata e lineare efficacia. (mt) Q