Oggi solo una sanzione I pm: inutile, frena le indagini L’abolizione del reato di clandestinità, già pronto, non sarà approvato dal Consiglio dei ministri di venerdì 15 per questioni di opportunità politica: dopo le polemiche Renzi ha deciso di rimandare tutto. Il reato, articolo 10bis del Testo unico immigrazione, arriva nel 2009 col governo Berlusconi: reclusione da uno a quattro anni. Nel 2011 la Corte di giustizia europea boccia la sanzione perché contraria alla direttiva europea sui rimpatri: compromette «un’efficace politica di allontanamento e di rimpatrio». Oggi è un reato contravvenzionale: ammenda da 5 a 10mila euro. Per diversi giuristi è incostituzionale perché rende criminale una condizione, trovarsi in uno stato di clandestinità magari per scadenza del permesso, e non un fatto, come oltrepassare un confine. In Italia c’è l’obbligo dell’azione penale, diversamente da altri stati. Un 'pro forma' che intasa le procure: l’anno scorso 26mila gli indagati ad Agrigento. Ma, proprio in quanto inquisiti, i 'passeggeri' degli scafisti possono avvalersi della facoltà di non rispondere.