venerdì 12 febbraio 2016
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«I titoli dei miei brani sono in inglese, perché in italiano fanno abbastanza schifo. Vuoi mettere ' Following the bird' con 'Insegui l’uccellino'? ». Ride il maestro Ezio Bosso in diretta tv dalla sua sedia a rotelle, avvinghiato al pianoforte, con un Carlo Conti senza parole. Come senza parole, fra lacrime e sorriso, sono gli spettatori in sala all’Ariston, e poi quelli a casa. Ma chi è quell’uomo fragile e fortissimo, capace di scherzare sulla sua grave malattia degenerativa, che parla a fatica, ma che quando tocca i tasti del pianoforte fa vibrare le corde dell’anima? Una doccia scozzese, un vortice di emozioni quello con cui il maestro Ezio Bosso, uno dei compositori italiani più importanti al mondo, ha dato una scossa all’assopito pubblico di Raiuno, volando oltre ogni pregiudizio, ed incollando mercoledì sera davanti al Festival di Sanremo quasi 14 milioni di telespettatori. Un coraggio e un amore per la vita, il suo, che hanno commosso l’Italia e ripagato anche in termini di ascolto la Rai. All’inizio non ci credevano nemmeno loro: sappiamo che la trattativa dietro le quinte per portarlo all’Ariston è stata lunga e c’è stato il rischio che venisse relegato intorno alla mezzanotte. Invece la scelta, coraggiosa, di farlo esibire nel cuore della seconda serata festivaliera è stata eticamente e strategicamente giusta. Quando il maestro Bosso è entrato in scena mercoledì sera, con Carlo Conti che spingeva la sedia a rotelle alle 22.40 gli spettatori erano 11 milioni 660 mila spettatori, con il 45%,di share. Un quarto d’ora dopo, alla fine di una esibizione da brivido, alle 22.53 lo share era salito di ben 10 punti percentuali, schizzando al 55% e a 13 milioni e mezzo di spettatori. Oltre 2 milioni in più di spettatori incollati al video. E ieri mattina il suo brano, ' Following the bird', è finito dritto al primo posto della classifica di iTunes. Impeccabile e rispettoso, Carlo Conti ha lasciato che a parlare fossero l’entusiasmo e il talento di Bosso.  Questa è la forza del dolore in tv, che è ben differente dalla tv del dolore, che ricama le 'storie' senza lasciare al centro il protagonista. Picco di share pure per Nino Frassica che (intorno a mezzanotte) con la sua delicata poesia dedicata al dramma dei migranti morti nel Mediterraneo, 'A mare si gioca', ha raggiunto il 59,7%. Questo sì, ha a che fare col servizio pubblico e giustifica il successo di ascolti del secondo festival targato Conti, visto da uno spettatore su due con il 49.50% di share.
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