L'Ucraina ricorda i 100 morti della rivolta di piazza Maidan. La piazza centrale di Kiev si è riempita di fiori e ceri (Tutte le foto sono Ansa)
Le giornate più sanguinose di Maidan furono quelle dal 18 al 20 febbraio 2014, quando diverse decine di persone, per lo più insorti, ma anche dei poliziotti, furono uccise a colpi di arma da fuoco.
Il nunzio apostolico in Ucraina, monsignor Claudio Gugerotti, nei giorni 14 e 15 febbraio, è tornato nella regione orientale del Paese. «La popolazione - racconta in un'intervista all'agenzia Sir - è allo stremo sotto bombardamenti che non hanno mai cessato nonostante gli Accordi di Minsk. Un’insegnante è scoppiata a piangere davanti me e ai bambini, chiedendomi: “Dica al Papa che faccia tutto il possibile per liberarci da questa guerra assurda e inutile”».
Si chiamano «conflitti congelati» ma l'Europa e le grandi potenze mondiali preferiscono ignorare, ha spiegato anche il nunzio apostolico in Ucraina. «L'unico che è riuscito invece a rompere la coltre del silenzio e dell'indifferenza è stato proprio papa Francesco con la colletta per l'Ucraina che lo scorso anno ha raccolto 16 milioni di euro a favore della popolazione colpita dalla guerra».