«La santità è lasciare fare a Dio. Non dobbiamo dimenticare che uno dei nemici della santità è lo spirito pelagiano, "Voglio fare io, faccio io, io". È Dio che fa tutto, perché Dio viene sempre prima». Lo afferma papa Francesco, nella quinta puntata del programma "Ave Maria", condotto da don Marco Pozza, teologo e cappellano del carcere di Padova, in onda su Tv2000 martedì 13 novembre alle ore 21.05.
Il programma, nato dalla collaborazione tra il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e Tv2000, è strutturato in undici puntate, nel corso delle quali don Marco conversa con il Papa sulla preghiera più conosciuta al mondo e incontra noti personaggi laici del mondo della cultura e dello spettacolo.
Ospiti della quinta puntata Carlo Mocellin marito di Maria Cristina Cella, la Serva di Dio morta a 26 anni per aver rifiutato la chemioterapia per salvare la terza gravidanza e due suore di Carità dell'Assunzione di Trieste, suor Viviana Terragni e suor Chiara Cabrini.
«La santità di Maria - prosegue Francesco - è facile dirla: magari non così facile da capire, ma da dire sì. È la pienezza dello Spirito Santo in sé. Maria è ciò che è proprio per il fatto di essere colma dello Spirito Santo». Il Pontefice interviene anche sul concetto della «classe media della santità». «Non è mia. L'ho rubata a uno scrittore francese, Joseph Malègue. È lui che ha osato dire: "Lo scandalo e la difficoltà non è capire se Dio esiste, ma capire che Dio si è fatto Cristo". Questo è lo scandalo. E la Madonna è al centro di questo scandalo. La santità è al centro di questo scandalo. Non possiamo capire la santità senza capire questo scandalo: che Dio si è fatto Cristo, cioè uomo come noi».