Basta discriminazioni nei confronti delle donne. Il Papa torna a chiederlo con forza nell’intenzione di preghiera del mese di aprile. In particolare, nel video che lancia l’iniziativa Francesco chiede che «venga riconosciuta in ogni cultura la dignità delle donne e la loro ricchezza, e cessino le discriminazioni di cui esse sono vittime in varie parti del mondo. Rispettiamo le donne – invoca il Pontefice -. Rispettiamole nella loro dignità, nei loro diritti fondamentali. Se non lo facciamo – osserva – la nostra società non andrà avanti».
Le parole del Papa si accompagnano anche a immagini forti: ritraggono una donna asiatica con le lacrime agli occhi, un’altra dietro le sbarre con lo sguardo triste. E poi un gruppo di vittime di stupro mandato via dal suo villaggio e una fila di adolescenti che subiranno mutilazioni genitali. Testo dell’intenzione è dunque: «Preghiamo perché vengano riconosciute in ogni cultura la dignità delle donne e la loro ricchezza, e cessino le discriminazioni di cui esse sono vittime in varie parti del mondo».
Come noto l’intenzione mensile è promosso dalla Rete mondiale di preghiera del Papa. Si tratta di un’Opera pontificia, con la missione di mobilitare i cattolici attraverso la preghiera e l’azione di fronte alle sfide dell’umanità e della missione della Chiesa. Queste sfide sono presentate sotto forma di intenzioni di preghiera affidate dal Papa a tutta la Chiesa. Fondata nel 1844 come Apostolato della Preghiera la rete è presente in 89 Paesi ed è composta da più di 22 milioni di cattolici. Include una sezione giovanile, il Meg – Movimento eucaristico giovanile. Nel dicembre 2020 il Papa ha costituito questa opera pontificia come fondazione vaticana e ha approvato i suoi nuovi statuti.