sabato 13 ottobre 2018
Il fiume Táchira segna la frontiera: decine di persone disperate senza passaporto ogni giorno cercano fortuna sull'altra sponda. Le acque però sono pericolose
In fuga dal Venezuela, 5 profughi annegano nel fiume al confine colombiano
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In fuga dalla fame e dal regime di Maduro hanno trovato la morte. Almeno cinque persone sono morte affogate mentre cercavano di attraversare il fiume Táchira che segna la frontiera del Venezuela con la Colombia. Frankil Duarte, membro per lo Stato di Tachira dell'Assemblea nazionale di opposizione al governo, ha sottolineato nel suo account di Twitter che "non è la prima volta che questo accade. Ogni volta che piove e che il fiume si ingrossa, succedono questi incidenti. La gente fugge dal Paese a causa della tirannia di Nicolás Maduro".
Il parlamentare ha spiegato che "molti venezuelani cercano di attraversare questo fiume in punti in cui la profondità è minore quando vogliono emigrare ma non dispongono di passaporto o di un documento di riconoscimento, e vogliono anche evitare i controlli di militari corrotti ai check-point". Ed ha concluso: "(lo Stato di) Táchira non è Cuba, è la nostra patria, Venezuela".
Duarte ha infine detto che tre dei deceduti erano in procinto di abbandonare il Paese a causa della crisi, mentre gli altri due erano persone esperte nell'attraversamento del fiume in particolari punti transitabili, che però spariscono nei momenti di piena.

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