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Sarebbero 14 e non 18, come annunciato in un primo momento, le vittime dello schianto di un elicottero nei pressi di un asilo a Brovary, vicino a Kiev tra le quali un bambino. Kyrio Tymoshenko, vice capo dell'amministrazione presidenziale ucraina, ha confermato che le operazioni di salvataggio stanno continuando e in ospedale vi sarebbero 30 persone tra le quali 12 bambini. Nello schianto è rimasto ucciso il ministro dell'Interno ucraino, Denys Monastyrskyy. Secondo le dichiarazioni di Tymoshenko nove delle vittime erano persone del posto che portavano i propri figli all'asilo".
L'elicottero sarebbe stato in fiamme in volo pochi secondi prima di precipitare: lo afferma una testimone oculare in un video postato sui social dal consigliere del ministero degli Interni ucraino, Anton Gerashchenko. "L'elicottero girava in tondo, bruciava e volava in quella direzione...", racconta la donna. E Gerashchenko non esclude il sabotaggio: "Le cause della tragedia sono in corso di accertamento", scrive l'alto funzionario su Telegram: "Presto sapremo se si è trattato di un sabotaggio, di un malfunzionamento delle apparecchiature, di una violazione delle regole di sicurezza del volo".
Il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, ha annunciato di aver dato "immediatamente" disposizione per l'apertura di un'"inchiesta dettagliata" che faccia luce sulle cause dello schianto dell'elicottero a Brovary. Stando a quanto ricostruito dalle autorità e dai media ucraini, a bordo dell'elicottero che apparteneva ai Servizi di emergenza statali ucraini e si è schiantato stamattina a Kiev c'erano i vertici del ministero dell'Interno ucraino: il ministro Denys Monastyrskyi, il primo viceministro Yevgeny Yenin e il segretario di Stato del ministero, Yuriy Lubkovich. "Una grande perdita per la squadra di governo e per l'intero Stato", ha commentato Shmyal su Telegram.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram ha fatto sapere di aver incaricato "il Servizio di sicurezza ucraino, in collaborazione con la Polizia nazionale, di scoprire tutte le circostanze dell'accaduto".
Intanto un portavoce dell'Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, ha spiegato che ci vorrà del tempo per accertare le cause dello schianto. "Non basteranno uno o due giorni perché l'indagine di uno schianto aereo richiede del tempo".
The first images of today's tragedy in #Brovary. pic.twitter.com/QKx7jqsoaK
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Secondo il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksiy Kuleba, i feriti sono 29.
"Nella città di Brovary - ha affermato Kuleba -, un elicottero è caduto nei pressi di un asilo e di un edificio residenziale. Al momento della tragedia, bambini e dipendenti dell'istituto erano all'asilo. Tutti sono stati evacuati. Ci sono vittime".
Una tragedia che arriva nello stesso giorno in cui gli ucraini denunciano che, dall'inizio dell'invasione, il 24 febbraio scorso, i russi hanno rapito 14mila bambini. A sostenere questa tesi è Daria Herasymchuk, consigliere presidenziale per i diritti e la riabilitazione dei minori, citata dal Kyiv Independent.
Chi era il ministro dell'Interno, morto nello schianto dell'elicottero
Denys Monastyrsky, il ministro degli Interni morto oggi a bordo dell'elicottero caduto a Brovary per cause ancora da definire, era un giovane politico del governo Zelensky: nato il 12 giugno del 1980 a Khmelnytskyi, in quella che allora era la Repubblica socialista sovietica ucraina dell'Unione Sovietica, si era laureato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di amministrazione e diritto della sua città e, dopo un dottorato in giurisprudenza, iniziò la sua carriera come avvocato, dirigendo anche il dipartimento di legislazione dell'Università di Khmelnytskyi, dove ha lavorato come professore associato. Monastyrsky è stato anche co-fondatore e membro del consiglio dell'Associazione culturale giovanile "Into the Future through Culture". Tra il 2014 e il 2019 Monastyrsky è stato assistente consulente di Anton Gerashchenko. In vista delle elezioni presidenziali ucraine del 2019 Monastyrsky è stato presentato come esperto del "Team" del candidato presidenziale Volodymyr Zelensky sulla riforma delle forze dell'ordine. Candidato con il partito a Servo del Popolo alle elezioni parlamentari ucraine del 2019 è stato eletto al Parlamento ucraino diventando il capo della commissione parlamentare per l'applicazione della legge. Il 12 luglio 2021 il ministro dell'Interno Arsen Avakov si dimette da ministro dell'Interno, Monastyrsky subentra alla guida del ministero.