giovedì 30 maggio 2024
La bambina, la più giovane volontaria della parrocchia greco-cattolica, uccisa con la madre Iryna, corista della chiesa, nel bombardamento al grande magazzino. Diciotto le vittime
Maria, la ragazzina di 12 anni della parrocchia greco-cattolica di Kharkiv morta nel bombardamento russo al grande magazzino "Epicenter"

Maria, la ragazzina di 12 anni della parrocchia greco-cattolica di Kharkiv morta nel bombardamento russo al grande magazzino "Epicenter" - Chiesa greco-cattolica

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«Aiuto, aiuto…». Il grido disperato e flebile che Yuri Myronenko ha sentito uscire dalle macerie è diventato un’ossessione per lui. «Sono le ultime parole di mia figlia», sussurra. Intrappolata sotto i mattoni, le lamiere e il tetto del centro commerciale “Epicenter” a Kharkiv colpito da due missili russi. «Anche io ero in mezzo ai detriti dell’esplosione». Ha cercato di salvare la sua piccola, ma non è riuscito a superare il muro di calcinacci e fiamme. «Poi ho perso conoscenza». Si è risvegliato in un letto d’ospedale dove i medici e la polizia gli hanno comunicato che sua figlia Maria e sua moglie Iryna erano morte. Sono due delle diciotto vittime del bombardamento russo all’ipermercato della seconda città dell’Ucraina che dall’inizio di maggio, quando Mosca ha lanciato la sua offensiva verso l’ex capitale a cinquanta chilometri dal confine russo, è sotto il fuoco quotidiano dell’esercito russo.

La 12enne Maria e la madre Iryna, attive nella parrocchia greco-cattolica di Kharkiv, sono morte nel bombardamento russo al grande magazzino 'Epicenter'

La 12enne Maria e la madre Iryna, attive nella parrocchia greco-cattolica di Kharkiv, sono morte nel bombardamento russo al grande magazzino "Epicenter" - Chiesa greco-cattolica

La famiglia Myronenko era a fare acquisiti quando il punto vendita è stato colpito sabato scorso. Duecento le persone all’interno del megastore che, secondo la versione del Cremlino, «nascondeva un deposito di armi». Aveva dodici anni Maria. «Ed era la più giovane volontaria del gruppo che distribuisce gli aiuti umanitari in parrocchia», racconta suor Oleksia, religiosa greco-cattolica di San Giuseppe. Un volto conosciuto fra gli sfollati e i poveri di guerra di Kharkiv che in duemila, ogni giovedì, si ritrovano davanti alla Cattedrale greco-cattolica della città per ricevere cibo, vestiario, medicinali. «E Maria c’era sempre», aggiunge la religiosa. Anche la ragazzina avrebbe dovuto partecipare al soggiorno estivo organizzato dalla suora di San Giuseppe che nelle prossime settimane porterà un gruppo di bambini di Kharkiv nella diocesi di Como, ospiti delle famiglie e dell’associazione “Frontiere di pace”.

Il bombardamento russo al grande magazzino 'Epicenter' di Kharkiv dove sono stati uccisi 18 clienti

Il bombardamento russo al grande magazzino "Epicenter" di Kharkiv dove sono stati uccisi 18 clienti - Ansa

il padre Yuri è uno degli autisti volontari della Caritas di Kharkiv. Iryna, 47 anni, era una delle voci del coro della chiesa. «Una famiglia che mi piace definire spina dorsale della parrocchia», aggiunge padre Andriy Nasinnyk, direttore della Caritas greco-cattolica di Kharkiv. Yuri ha ustioni su tutto il corpo. Ed è salva per puro caso la sorella di Maria, Nadiya, 20 anni, che non era con loro all’”Epicenter” ed è venuta a conoscenza della morte della madre e della sorellina quando ha ritrovato il padre in ospedale. Madre e figlia erano state date per disperse dopo l’attacco al centro commerciale. «Preghiamo perché si possano salvare», aveva scritto la comunità della Cattedrale in un post su Facebook spiegando che la famiglia Myronenko si trovata nel grande magazzino devastato dalla furia russa.

Il bombardamento russo al grande magazzino 'Epicenter' di Kharkiv dove sono stati uccisi 18 clienti

Il bombardamento russo al grande magazzino "Epicenter" di Kharkiv dove sono stati uccisi 18 clienti - Ansa

«Fin dall'inizio del conflitto Iryna, suo marito e sua figlia erano davvero accanto ai più bisognosi in parrocchia – racconta Angelina Chupryna, anche lei fra quanti sono stati aiutati dalla comunità greco-cattolica –. E Maria era quella incaricata di offrire alimenti o prodotti per l’igiene destinati ai bambini durante la distribuzione settimanale». Yuri aveva anche collaborato a un progetto della Caritas per risistemare le case danneggiate dai bombardamenti a Kharkiv e nell’intera regione. «Mio marito – prosegue Angelina – si è arruolato come volontario il primo giorno di guerra e nell’estate del 2022 ci siamo sposati. Ogni giorno vado a Messa e prega per lui. Iryna era sempre lì: mi abbracciava in silenzio e mi è rimasta a fianco in ogni momento».

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