Donald Trump ce l'ha fatta: sarà lui il candidato repubblicano alla Casa Bianca. Secondo diversi media americani, Associated Press in testa, il miliardario avrebbe infatti raggiunto e superato il numero di delegati necessari per assicurarsi la candidatura (1237) arrivando a quota 1238. Un numero che probabilmente salirà, consolidando la sua posizione, con i 303 delegati in palio nelle primarie in cinque stati (California, Montana, New Jersey, New México e Sud Dakota), in programma il 7 giugno. E che gli consentirà di evitare una convention contestata a luglio.
Un risultato atteso dopo il ritiro di tutti gli altri candidati e le vittorie messe in fila in Florida (a marzo) e nelle Acela primaries di aprile, così chiamate dal nome della ferrovia che collega i cinque Stati interessati (Maryland(Maryland, Delaware, Pennsylvania, Connecticut e Rhode Island).
La notizia arriva a seguito dell'affondo riservato a Trump da Obama e rimbalzato questa mattina sulle agenzie. L'inquilino della Casa Bianca ha criticato l'ormai certo candidato repubblicano per le sue opinioni in politica estera: "Molte delle proposte che ha fatto dimostrano o l'ignoranza degli affari mondiali o una sprezzante attitudine, o interesse, nell'ottenere tweet e titoli in prima pagina" ha dichiarato parlando con i giornalisti a margine del summit del G-7 a Ise-Shima, in Giappone.