È salito ad almeno 200 morti, ma i dispersi sono oltre 150, il bilancio provvisorio della furia del tifone Vinta che ha flagellato da oltre 24 ore Mindanao, la più grande della isole delle Filippine, con venti a quasi 200 chilometri l'ora e fortissime piogge. Oggi, la tempesta potrebbe colpire l'isola occidentale di Palawan, afferma l'ufficio meteo locale Pagasa.
La provincia più colpita è quella di Lanao del Nord, con almeno 62 morti e diversi danni materiali, che hanno portato il governo provinciale a dichiarare lo stato di emergenza. A mezzogiorno la vice-governatrice provinciale, Maria Cristina Atay, ha allertato che i morti potrebbero salire fino a 80 quando le squadre di salvataggio avranno terminato il recupero dei corpi, secondo quanto riporta la televisione Abs-Cbn. Le zone più colpite si concentrano in 11 Comuni della provincia, dove l'innalzamento delle acque ha costretto a evacuare oltre 19mila persone, che sono state trasferite in 30 centri di accoglienza. Nella stagione delle piogge solitamente fra i 15 e i 20 tifoni si abbattono sulle Filippine nel periodo che va da maggio-giugno a novembre-dicembre.
"Stiamo cerando di verificare le notizie relative a un villaggio agricolo sepolto da una frana di fango", ha detto Ryan Cabus, un funzionario della città di Tubod. La corrente elettrica e le comunicazioni nella zona sono state interrotte, complicando gli interventi di soccorso. Soldati, volontari, agenti di polizia sono stati mobilitati per cercare eventuali sopravvissuti, ripulire le strade dai detriti e far riprendere le comunicazioni.