Joe Biden, l'ex vice di Obama, è in vantaggio nelle primarie dei Democratici per la corsa alla Casa Bianca - Ansa
Sonora sconfitta per Bernie Sanders al "mini martedì di primarie democratiche. L'ex vice presidente americano Joe Biden si è aggiudicato il cruciale Michigan, il miglior bottino della serata con 125 delegati, oltre a Mississippi, Missouri e Idaho, avanzando a grandi passi verso la nomination del partito per la sfida a Donald Trump. Si aspetta ancora il verdetto del North Dakota e dello Stato di Washington ma per il senatore del Vermont lo svantaggio, in termini di delegati, potrebbe rivelarsi incolmabile.
Sanders ha preferito non commentare il risultato: una mossa senza precedenti per l'energico senatore che potrebbe decidere di abbandonare la corsa. "Non sono un masochista", aveva dichiarato nei giorni scorsi, quasi accennando alla possibilità di ritirarsi nel caso di una pesante sconfitta.
"Un'altra grande notte: ora siamo decisamente vivi", ha esultato l'ex vice presidente che solo una settimana fa, prima del Super Tuesday, sembrava finito. Biden ha quindi teso la mano ai sostenitori di Bernie Sanders. "Insieme batteremo Trump. Dobbiamo unire la nazione", ha esortato, parlando come se avesse già in tasca la nomination.
I risultati hanno confermato il forte sostegno dell'elettorato afro-americano per l'ex numero due di Barack Obama. Nel 2016 Sanders aveva vinto in Michigan battendo Hillary Clinton ma di misura. Il vantaggio di Biden è invece marcato con oltre il 50% delle preferenze.
"Lo spostamento del rurale Midwest da Bernie nel 2016 a Biden nel 2020 oppure, se preferite, dagli anti-Clinton nel 2016 a va-bene-Biden nel 2020, ha sicuramente delle implicazioni per il dibattito sull'elegibilità", ha osservato Nate Silver, fondatore e direttore del portale di analisi FiveThirtyEight. Trump aveva strappato il Michigan ai democratici nel 2016, uno Stato tradizionalmente blu. Due importanti super Pac democratiche hanno già dichiarato Biden presunto nominato. Anche Trump ha decretato la fine della corsa di Sanders dando la colpa ad Elizabeth Warren. "Pocahontas, lavorando insieme al partito democratico, ha totalmente distrutto la campagna di Bernie Sanders. Se si fosse ritirata tre giorni prima, Sanders avrebbe battuto Biden", ha sentenziato, biasimando Warren per aver spaccato l'elettorato liberal al Super Tuesday spianando la strada al rilancio di Biden.