
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus - Oms
Uno sguardo allarmato su un universo composito e difficile da penetrare. Preoccupa la salute degli adolescenti europei. Secondo l'Oms, un ragazzo su cinque soffre di disturbi mentali, il suicidio resta la prima causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, le ragazze segnalano sistematicamente un livello di benessere mentale inferiore a quello dei ragazzi.
Il 15% degli adolescenti in Europa, poi, dichiara di essere stato vittima di cyberbullismo, un adolescente su 10 di età compresa tra i 13 e i 15 anni fuma e quasi un bambino su tre in età scolare è in sovrappeso, 1 su 8 è obeso. "In una realtà interconnessa, i nostri giovani si sentono paradossalmente più soli che mai. Molti di loro hanno difficoltà con il proprio peso e bassa autostima che li espongono a problemi di salute in età adulta", avverte Hans Kluge, direttore regionale dell'Oms Europa.
Complicazioni legate alla prematurità, asfissia alla nascita, infezioni hanno provocato nel 2002 in Europa e Asia centrale la morte di 75.647 bambini sotto i cinque anni. In parte, spiega l'Oms guidato da Tedros Adhanom Ghebreyesus, quelle morti si sarebbero potute evitare e si registra un generale peggioramento negli indicatori dei sistemi sanitari.
Tra le cinque principali cause di mortalità figurano anche anomalie cardiache congenite e la sepsi neonatale. "Molti neonati e bambini muoiono ancora ingiustificatamente prima dei cinque anni", scrive l'Oms Europa nella relazione.
Lo studio ha coinvolto 53 Paesi, compresi i 27 dell'Unione Europea, per un totale di 930 milioni di persone. La regione ospita sistemi sanitari tra i più solidi al mondo, ma alcuni indicatori sono in regresso e in particolare proprio sulla salute dei bambini e degli adolescenti, sottolinea l'Oms.
Se il tasso di mortalità dei bambini sotto i cinque anni resta molto basso in Europa, le differenze tra i Paesi sono considerevoli. Nella maggior parte degli Stati dell'Ue si registrano tra 1,5 e 4,1 decessi ogni 1.000 nascite; in Turkmenistan e Tagikistan il tasso sale tra 18,2 e 40,4. "Ridurre questo divario resta una sfida", scrive l'agenzia.