Boko Haram ha preso il controllo di 25
città nel nord-est della Nigeria: lo ha affermato monsignor
Oliver Dashe Doeme, Vescovo di Maiduguri, la capitale dello
Stato del Borno minacciata dall'avanzata del gruppo islamista.
Monsignor Doeme, che è stato costretto a rifugiarsi insieme a
migliaia di fedeli nella parrocchia Santa Teresa di Yola, nello
Stato di Adamawa, ha tracciato un bilancio dell'azione di Boko
Haram nel corso della riunione della Conferenza Episcopale a
Warri, nel Delta del Niger.
Come l'Isis, seminano il terrore. In una dichiarazione di cui è
pervenuta copia all'
Agenzia Fides, il vescovo di Maiduguri (la
cui diocesi comprende gli Stati di Borno, Yobe e alcune aree di
quello di Adamawa, dove sono più intense le azioni di Boko
Haram) afferma che le devastazioni compiute dalla setta
islamista nell'ultimo mese possono essere comparabili a quelle
commesse dall'Isis in Iraq e Siria. "Migliaia di persone sono
state costrette a rifugiarsi nelle grotte sulle montagne o
nelle foreste; quei pochi che sono riusciti a fuggire sono
assistiti dagli amici a Maiduguri, Mubi e Yola. Migliaia sono
fuggiti in Camerun e vivono in condizioni miserevoli".
Sono forniti di armi sofisticate. Monsignor
Doeme sottolinea l'armamento sofisticato del quale si è dotato
il gruppo islamista negli ultimi mesi (mezzi blindati, armi
anticarro e antiaeree, munizioni in quantità) mentre accusa i
militari regolari di essere rimasti "tiepidi" di fronte alla
minaccia rappresentata dalla setta.
Vogliono islamizzare il paese. Il vescovo nota infine che
sebbene le violenze di Boko Haram colpiscano sia i cristiani
che i musulmani, "c'è un sottofondo religioso nell'intero
problema. Possiamo essere timorosi, rimanere silenti e incapaci
di parlare di un piano per islamizzare il nord della Nigeria o
l'intera Nigeria. Ma quello a cui stiamo assistendo nel Nord
Adamawa, è una conferma chiara del dispiegarsi di questa
agenda" ha concluso. L'esercito ha affermato negli
ultimi giorni di avere inflitto pesanti perdite a Boko Haram,
al punto che, secondo le autorità, la setta islamista starebbe
progettando una serie di attentati in altri Stati nigeriani per
distogliere l'attenzione dalle perdite subite nel
nord-est.