La polizia in assetto anti-sommossa schierata nel centro di Managua (Ansa)
Un adolescente morto e oltre sei persone ferite a colpi d'arma da fuoco sono il bilancio di disordini scoppiati durante una manifestazione dell'opposizione ieri a Managua, in Nicaragua, denominata "Siamo la voce dei prigionieri politicì". Dimostranti hanno dichiarato di essere stati attaccati dalla polizia nazionale e da elementi paramilitari con gas lacrimogeni e proietti li di gomma nel quartiere 'America 3' della capitale.
Molti dei partecipanti al corteo hanno sostenuto di essere stati costretti a rifugiarsi nella chiesa del quartiere per poter sfuggire alla repressione delle forze dell'ordine. La vittima, si è appreso, si chiamava Matt Andrés Romero di 16 anni, residente del quartiere di Larreynaga a Managua. Il suo decesso nell'Ospedale tedesco-nicaraguense è stato causato da gravi ferite da arma da fuoco.
La polizia nazionale ha diffuso un comunicato in cui ha asserito che l'adolescente è morto dopo essere rimasto intrappolato in una sparatoria fra agenti e dimostranti. Un particolare però respinto dalla famiglia della vittima. In un comunicato l'ufficio dell'Alto Commissariato dell'Onu per i Diritti umani ha manifestato "preoccupazione" per quanto accaduto a Managua. In un tweet l'organismo ha indicato di aver "ricevuto informazioni su un morto e vari feriti in una marcia di protesta a Managua. Secondo queste fonti la marcia sarebbe stata attaccata, anche con armi da fuoco, dalla polizia e da elementi armati pro-governativi".