sabato 7 maggio 2016
Il ministro austriaco a Merano cerca di rassicurare i tirolesi del Svp, critici con i controlli alla frontiera: "Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso". Così muore il sogno dell'Europa (M.R. De Gasperi)
Muro del Brennero, Vienna rallenta (forse)
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Mezzo passo indietro di Vienna sul muro del Brennero. Forse. "Al Brennero non ci sarà nessun muro e il confine non verrà chiuso", ha detto il neo ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka a Merano per il congresso della Svp (i tirolesi sono contrari i provvedimenti austriaci alla frontiere, ndr). "Se l'Italia fa i suoi compiti non ci sarà neanche bisogno dei controlli", ha aggiunto. Sobotka ha ricordato il grande numero di richiedenti asilo accolti nel 2015 dall'Austria. "Se la Germania può controllare verso l'Austria, non si capisce perché l'Austria non possa fare lo stesso verso l'Italia", ha aggiunto. "C'è pieno sostegno dell'Austria per il piano Renzi. Dobbiamo infatti creare le infrastrutture e le misure necessarie in Libia e negli altri Paesi di partenza", ha continuato il ministro degli interni austriaco Wolfgang Sobotka, intervenendo al congresso della Svp a Merano. "Auspico - ha aggiunto - che la commissione europea ci metta lo stesso impegno per l'emergenza migranti che ha dimostrato per questioni economiche". Sobotka ha poi negato che i lavori al Brennero abbiano scopi elettorali. Intanto dall'Europa arrivano altre reazioni negative agli intendimenti del governo austriaco. La posizione dell'Austria sul Brennero "è irrazionale. Quelli che pensano di risolvere il problema con un muro sbagliano". Lo dice il presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, intervistato da La Stampa, evidenziando che in Europa "l'anno scorso è arrivato un milione di persone. Se li si distribuisse tra 508 milioni di abitanti dei 28 stati membri non porrebbero alcun problema". Commentando le parole del leader dell'ultradestra austriaca, che ha definito Merkel e Renzi 'scafisti di Stato', Schulz rileva che "Strache è ai miei occhi un uomo senza il minimo rispetto per i valori fondamentali: Merkel e Renzi possono essere fieri di venire insultati da uno come lui per come applicano il principio di solidarietà".

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