lunedì 20 marzo 2023
Con lui è arrivato libero all'aeroporto di Niamey anche l'operatore umanitario statunitense Jeffery Woodke, rapito nell'ottobre 2016 in Niger
Un'immagine di Olivier Dubois, proiettata durante un evento promosso in Francia lo scorso anno per la sua liberazione

Un'immagine di Olivier Dubois, proiettata durante un evento promosso in Francia lo scorso anno per la sua liberazione - Ansa

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E' stato liberato il giornalista francese Olivier Dubois, sequestrato nel Sahel e tenuto ostaggio da aprile 2021. Lo ha annunciato il direttore Dov Alfon del quotidiano Libération con cui il reporter collaborava. "Siamo profondamente sollevati e felici di questo esito". La Francia ha ripetutamente negato di pagare riscatti per la liberazione di ostaggi.

Dubois è arrivato oggi all'aeroporto di Niamey, in Niger, circa due anni dopo essere stato rapito in Mali dall'alleanza jihadista Gsim vicina ad Al-Qaida. Insieme a lui, è giunto libero all'aeroporto di Niamey anche l'operatore umanitario statunitense Jeffery Woodke, rapito nell'ottobre 2016 in Niger e poi condotto in Mali.

"Mi sento stanco ma sto bene", ha dichiarato Dubois, sorridente e visibilmente commosso, alla sua discesa dall'aereo.

Dopo 711 passati come prigioniero in Mali, la sua liberazione è un "immenso sollievo", dichiara l'Ong Reporters sans Frontières (RSF), tra le prime a reagire alla liberazione del quarantottenne reporter indipentente di Créteil, alle porte di Parigi, collaboratore di importanti testate come Libération, Le Point e Jeune Afrique. Dubois venne rapito l'8 aprile 2021 a Gao, nel nord del Mali, dagli jihadisti del Gsim. Si era trasferito come giornalista in Mali dal 2015.

Da quando, nel 2013, la Francia è intervenuta militarmente in Mali per combattere gruppi terroristi legati ad al-Qaeda, i miliziani islamisti hanno preso di mira i cittadini francesi in Africa occidentale.

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