giovedì 5 maggio 2016
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Donald Trump e Hillary Clinton, i due frontrunner repubblicano e democratico nella corsa alla Casa Bianca, sono sempre più vicini al “magic number” per ottenere la nomination alle rispettive convention: ad entrambi mancano meno di duecento delegati, anche se per il repubblicano è solo una questione contabile. Nelle primarie in Indiana il tycoon ha sbancato collezionando 51 dei 57 delegati in palio e portando il suo bottino a 1.048 (con 45 delegati non vincolati): ora gli mancano solo 189 delegati. Le prossime quattro tornate elettorali (Nebraska, West Virginia, Oregon e Washington) ne mettono a disposizione 142 ma poi c’è anche il bottino grosso della California, con 172 delegati. Sul fronte democratico Hillary è ancora più vicina alla nomination. Pur perdendo in Indiana, ha incassato 38 degli 81 delegati (distribuiti in modo proporzionale), facendo salire il bilancio totale a 2.220, di cui 513 superdelegati: per mettere il sigillo finale alla sua corsa le sono sufficienti 163 delegati. L’ex first lady quindi potrebbe chiudere i giochi già nelle prossime quattro primarie (West Virginia, Kentucky, Oregon, Puerto Rico), che mettono in palio 205 delegati. In ogni caso c’è sempre la California con la sua maxi-torta di 475 delegati. A Bernie Sanders servirebbe invece un “miracolo”: è salito, dopo l’Indiana, solo a quota 1.449.
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