Il cardinale Krajewski durante una precedente missione umanitaria in Ucraina - Ansa
L'hub solidale sono gli spazi parrocchiali di Santa Sofia, la chiesa dei greco-cattolici a Roma. Da questa mattina una ventina di uomini, ma anche seminaristi e altri volontari e volontarie in maggioranza ucraini, hanno iniziato a stipare in ogni suo angolo un Tir per gli aiuti umanitari alla popolazione ucraina. Il grande automezzo, di nazionalità slovacca, è partito oggi con destinazione l'area di Zaporizhzhia, uno degli epicentri della guerra in Ucraina, martellato da mesi dai bombardamenti russi.
La notizia della nuova spedizione umanitaria è stata data dal cardinale Konrad Krajewski, l'elemosiniere di papa Francesco che nei giorni prima di Natale si era messo personalmente ancora una volta alla guida di un furgone per portare una quarantina di generatori elettrici e una larga parte delle magliette termiche raccolte dal Dicastero per la Carità attraverso una piattaforma solidale.
Il flusso di donazioni, iniziato prima del periodo natalizio, non si è ancora fermato: gli oltre 300mila euro raccolti hanno permesso di incrementare il numero di generatori e di indumenti termici da inviare in Ucraina. Nel giro di 48 ore, ha assicurato l'elemosiniere del Papa, il nuovo materiale raccolto sarà consegnato a chi sta sopravvivendo in condizioni disumane in una barbarie che è resa peggiore dalle temperature polari del periodo invernale.