Nell’Europa che rischia di disgregarsi sotto le spinte centrifughe il Comitato di collegamento di cattolici – Civiltá dell’amore cerca di “ricucire” l’identità europea. A partire dalla lingua. Quest’ultima è di per se un importante fattore di unità culturale e di incontro fra i popoli. Pertanto il Comitato propone che i Ventotto adottino un secondo idioma comune. Quest’ultimo, senza emarginare nessuno di quelli esistenti, potrebbe essere – suggerisce il comitato – l’inglese. Per una serie di ragioni, pratiche e politiche. Primo, perché è la più usata negli scambi diplomatici fra le grandi potenze ed è parlata anche in varie nazioni africane e asiatiche. Secondo, perché la scelta dell’inglese invierebbe un messaggio politico importante alla Gran Bretagna in procinto di decidere sulla Brexit. La scelta dell’inglese offrirebbe al Regno Unito un’altra ragione per decidere di non uscire dall’Unione. Il comitato, inoltre, ha lanciato un’iniziativa per il prossimo 9 maggio, Festa dell’Europa e 60esimo anniversario della storica dichiarazione di Robert Schuman a Parigi. «Intendiamo prepararci in quest’anno giubilare con forti preghiere ed opere di fraternità, di pace e solidarietà, dentro e fuori dai nostri confini», spiega il comitato. E, il 9 maggio 2017, a Roma, alla Basilica dell’Ara Coeli, ci sarà un evento per celebrare l’Europa.