Stop in Giappone a mascherine e controlli: il Covid sarà "declassato" - Ansa
Alla fine, uno dei Paesi che ha sempre manifestato maggiore rigidità nei controlli sul Covid, ha infranto per primo il tabù: il premier giapponese Fumio Kishida ha chiesto al ministero della Salute di prendere in considerazione l'equiparazione della classificazione del coronavirus a quella dell'influenza a partire dalla primavera di quest’anno, riducendo cosi’ le misure di contenimento contro la malattia. “Abbiamo chiesto agli esperti di rivedere la situazione del Covid-19 dallo scorso novembre. Sulla base di cio’, abbiamo chiesto di classificare la malattia all’interno del ‘gruppo 5’”, ha spiegato Kishida dopo il suo incontro con il ministro della Salute, Katsunobu Kato. Finora, il coronavirus fa parte del “gruppo 2” di malattie, che consente alle autorita’ di adottare misure rigorose e restrizioni di spostamento per contribuire a ridurre i casi, mentre il “gruppo 5” riguarda malattie stagionali come l'influenza.
Il capo del governo ha inoltre annunciato che sara' rivisto l'attuale sistema di quarantena per casi positivi e contatti stretti, cosi' come l'assistenza finanziaria, la raccomandazione di indossare mascherine al chiuso o i futuri programmi di vaccinazione, senza tuttavia fornire ulteriori dettagli.