
Padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa e l'ambasciatore palestinese Issa Kassissieh, durante la visita al Bambin Gesù dello scorso 30 gennaio - Bambino Gesù
Sono in «condizioni cliniche stabili» i tre minori giunti domenica sera all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, provenienti da Gaza. Si tratta di due bambini, rispettivamente di 8 anni e un anno, e di una bambina di tre anni, giunti al Dea di II livello del Gianicolo, il pronto soccorso dell’ospedale pediatrico.
Il paziente di 8 anni, affetto da una paralisi cerebrale infantile post-infettiva, è stato ricoverato nel reparto di neurologia. «Da due anni fuori terapia anti-epilettica, presenta una evidente problematica motoria sul lato destro» spiega il dottor Sebastian Cristaldi, responsabile del reparto. Gli altri due piccoli pazienti sono stati ricoverati nel reparto di malattie metaboliche: il bambino di un anno, con una «sospetta sindrome genetica», portatore di un sondino per l’alimentazione addominale e con un intervento di tracheostomia (perforazione del collo all’altezza della trachea) «presentava un quadro buono, compatibilmente al quadro generale» perché «assumeva da tempo la terapia adeguata» anche se «la documentazione fornita della famiglia era molto scarna», prosegue Cristaldi. Più articolato il caso della bambina di 3 anni con una «sospetta sindrome di Gaucher», una rara malattia genetica del metabolismo. «La piccola respira da sola, presenta uno sviluppo minore rispetto alla norma, ma in un quadro stabile» conclude Cristaldi. «I bambini, pur percependo la situazione di pericolo, mi sono sembrati protetti: erano le due madri e la zia ad essere provate da un lavoro di cura e sostegno enorme: quando sono arrivate hanno potuto liberare tutta la loro angoscia». La gioia di poter soccorrere questi tre minori, «si accavallava al pensiero di tutti quelli che non riusciamo a di aiutare» conclude il dottor Cristaldi. Per i bambini e per i loro accompagnatori è stato subito attivato il servizio di accoglienza dell’Ospedale Bambin Gesù.
Il ricovero dei tre minori palestinesi fa parte di un nuovo “corridoio sanitario” da Gaza: sono in tutto 14 bambini e 8 adulti, con 23 accompagnatori, che in queste ore sono stati accolti e curati negli ospedali italiani. Al Meyer di Firenze due i piccoli ricoverati: uno, nato l’anno scorso, ha schegge in una gambina, nel braccio e nel cranio e dovrà subire un intervento. L'altro bambino, 7 anni, ha invece una malattia metabolica.
Hanno traumi da esplosioni e bombardamenti e hanno subito amputazioni agli arti inferiori i tre minori arrivati al Rizzoli di Bologna grazie alla Croce Rossa italiana. Si tratta di due i nuclei: un'intera famiglia composta da madre, padre, una ragazzina di 11 anni e un bimbo di 3 e una zia con il nipote sedicenne. Al Gaslini di Genova sono giunti tre piccoli pazienti che «versavano in condizioni di salute estremamente compromesse». In questo modo «prosegue l’impegno dell’Italia per dare soccorso ai feriti provenienti da Gaza» ha dichiarato il ministro della Salute, Orazio Schillaci che ha ringraziato le strutture che hanno aperto le porte, il personale sanitario attivo in questa «missione umanitaria».