
Fides / Ofm Cap
C'è preoccupazione per la sorte di un sacerdote e di altre persone rapite con lui in Etiopia. Non se ne hanno notizie da venti giorni. Padre Habtewold, del vicariato apostolico di Harar è scomparso il 23 marzo scorso. «Stava tornando alla casa del clero, ma non è mai rientrato - ha riferito all'agenzia Fides il vicario apostolico, padre Angelo Pagano, frate cappuccino -. Dicono che sia stato rapito con altre persone. Io l'ho saputo da un mio sacerdote. Nessuno dei rapitori ha contattato me o i miei preti e, per quanto ne so, raccontatomi dai miei preti, il giorno dopo i rapitori hanno contattato la famiglia».
«Quello che posso dire – prosegue il presule - è che da parte del vescovo non è stato pagato alcun riscatto. Quanto poi i rapitori abbiano chiesto, e quanto la famiglia sia riuscita eventualmente a raccogliere e a consegnare, questo non lo posso sapere. Non sono stato contattato da nessuno. L'unica cosa certa che so è che il prete non è ancora rientrato e sia io che i miei sacerdoti siamo molto preoccupati» conclude il vicario apostolico.
La zona di Harar, quarta città santa dell'islam, è un'enclave musulmana nel cuore dell'Etiopia cristiana. Situata nella parte centro-orientale del Paese, confina con il Somaliland (secessionista dalla Somalia) controllato dagli estremisti islamici shabaab.
Finora dall'Etiopia non erano mai arrivate notizie di rapimenti di sacerdoti. Il fenomeno è invece purtroppo frequente in diverse zone della Nigeria, dove i preti cattolici sono tra i bersagli preferiti di bande criminali in cerca di denaro facile: ai familiari viene chiesta una somma per il rilascio, che avviene spesso nell'arco di giorni. Ma in alcuni casi i sequestri si sono conclusi con l'uccisione dei rapiti.