martedì 16 novembre 2021
I profughi, in gran parte curdi, afghani e siriani, hanno attaccato gli agenti polacchi spinti dai militari di Minsk, anche con le cattive maniere, a non dare tregua
Assalto alle barriere polacche, idranti e gas lacrimogeni contro i migranti

Anche per tutta la giornata di oggi i migranti, in gran parte curdi, afghani e siriani, hanno attaccato gli agenti polacchi spinti dai militari di Minsk, anche con le cattive maniere, a non dare tregua.

I profughi hanno tentato di organizzarsi secondo uno schema tipicamente militare. Mentre le prime linee lanciavano sassi e bastoni in direzione del confine polacco, altri adoperano tronchi d’albero come teste d’ariete per piegare la barriera. La gran parte delle persone ha raggiunto alcuni valichi di frontiera ufficiali e avrebbero voluto chiedere asilo alla Polonia, che però ha sospeso il diritto europeo e quello internazionale sull’intera fascia di confine, negando la possibilità di chiedere protezione internazionale.

I militari hanno respinti gli assalti sparando gas lacrimogeni che hanno fiaccato gli assalti. In uno dei video si vedono gli agenti polacchi sparare a distanza oltre la barriera di separazione e usare idranti, con temperature sottozero, in direzione della folla in lontananza.

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