Non si conosce ancora l'identità degli assassini di Rafael Moussa, il prete copto ucciso questa mattina a colpi d'arma da fuoco nei pressi di El Arish, nel nord del Sinai. Stando però a quanto scritto in un comunicato ufficiale dalla Chiesa copta d'Egitto potrebbe trattarsi di terroristi islamici. Moussa 46 anni, della chiesa Mar Girgis a el Arish, stava rientrando a casa dopo avere celebrato una messa quando è stato raggiunto da diversi spari.
"La chiesa copta ortodossa con il papa Twadros presenta le sue condoglianze alla famiglia del martire - si legge ancora nella nota - e condanna tutti gli atti terroristi che minacciano la sicurezza della patria e hanno come obiettivo di dividere i suoi figli. Dio protegga l'Egitto da ogni pericolo".
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Molti cristiani copti hanno abbandonato la penisola del Sinai a seguito dell'aumento dell'insicurezza e degli attacchi terroristici nella zona a seguito del colpo di Stato militare del 3 luglio 2013 in cui è stato destituito l'allora presidente egiziano Mohamed Morsi. El Arish, dove è in vigore il coprifuoco dal 2014, negli ultimi due anni è stato teatro di numerosi attacchi contro le forze di sicurezza e funzionari dello Stato. L'organizzazione Wilayat Sinai, branca egiziana dello Stato islamico, ha rivendicato gli attentati più violenti avvenuti nella zona.