martedì 3 maggio 2016
COMMENTA E CONDIVIDI
Ufficialmente non è una vacanza. E nemmeno una crociera. Il tour della nave Adonia – della compagnia Carnival – per Cuba è un “viaggio culturale”. Perché ancora il semplice turismo dagli Stati Uniti all’isola è vietato. La Carnival ha, dunque, dovuto impiegare questo escamotage per realizzare il primo collegamento marittimo tra Miami e l’Avana dal 1959. La Adonia è approdata nel porto della capitale cubana ieri mattina presto (pomeriggio in Italia), dopo meno di un giorno di viaggio. A bordo c’erano 590 passeggeri, tra cui parecchi giornalisti. L’attenzione, però, fino all’ultimo, si è concentrata su dodici di loro, nati nell’isola ma residenti negli Usa. A metà aprile, la compagnia aveva deciso di non vendere loro i biglietti poiché una vecchia legge cubana impediva l’accesso marittimo agli esuli. Immediatamente si era scatenata la protesta della comunità cubano-statunitense della Florida, con tanto di manifestazioni di fronte alla sede di Carnival e minaccia di denuncia a quest’ultima per «discriminazione». Alla fine, lo stesso segretario di Stato, John Kerry, era intervenuto nella polemica, criticando la scelta della compagnia. Questa, alla fine, ha optato per una doppia strategia: vendere i biglietti e, al contempo, premere sull’Avana perché revocasse la normativa. L’empasse si è risolto il 22 aprile con l’effettivo annullamento del decreto da parte di Raúl Castro. I passeggeri – inclusi quelli di origine cubana – sono potuti, dunque, sbarcare senza problemi. Domani, il tour proseguirà per Cienfuegos e Santiago de Cuba. Infine il rientro a Miami, da cui, domenica prossima, la nave crociera salperà di nuovo, assicurando collegamento diretto due volte al mese. A dispetto dell’embargo, dunque, il turismo americano crescerà ulteriormente: l’anno scorso dagli Usa sono arrivati 161mila visitatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’Adonia arriva all’Avana
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: