Dalle urne esce comunque un Mitt Romney a testa alta, che dopo un paio d'ore riconosce la sconfitta in una telefonata all'avversario. Davanti ai suoi, nel quartier generale di Boston, afferma che "è tempo di grandi sfide per l'America" e "prega che il presidente abbia successo nella guida del Paese. Adesso - dice - democratici e repubblicani lavorino insieme".Gli equilibri al Congresso non cambiano: i repubblicani mantengono il controllo della Camera, i democratici del Senato, conquistando un seggio in più, strappando quelli di Indiana e Massachusetts e perdendo tuttavia il Nebraska, dove il repubblicano Deb Fischer ha battuto Bob Kerrey nel seggio che apparteneva a Bob Nelson, ritiratosi quest'anno. Obama si prende anche l'Ohio, il New Hampshire, l'Iowa, il Wisconsin, la Pennsylvania, il Michigan e sorpassa alle ultime battute Romney in Virginia.L'affluenza, considerata un fattore cruciale per le sue speranze di vittoria, è stata inferiore rispetto ai numeri record del 2008, quando si attestò al 63,6% con 131 milioni di votanti. Per un quadro completo bisognerà però attendere tuttavia i dati dei voti anticipati, per posta, o via mail, recapitati d'urgenza a causa dei disordini provocati dall'uragano Sandy.Sul fronte internazionale le prime congratulazioni sono arrivate dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy e dal segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, secondo cui Obama "ha dimostrato una leadership ferma nel mantenimento di questo legame vitale e io spero di continuare questa stretta collaborazione per fare in modo che l'Alleanza mantenga la sua efficienza di fronte ai rapidi cambiamenti del mondo, contro le nuove minacce, con nuove capacità e un network di partner più forte in tutto il pianeta"."Complimenti calorosi al mio amico Barack Obama. Sono impaziente di continuare a lavorare insieme", ha scritto su Twitter il primo ministro britannico, David Cameron, replicando alle parole di Alexei Pushkov, il presidente della Commissione esteri della Duma, che ha sottolineato la "grande sconfitta" di Mitt Romney e del "disperato tentativo" delle forze repubblicane "di riportare gli Stati Uniti, compresi la loro politica estera, ai tempi di George. W Bush".Oggi, inoltre, si è votato in alcuni Stati anche per numerosi referendum: via libera alle nozze gay in Maine, alla legalizzazione della marijuana in Colorado e nello Stato di Washington, mentre la Florida ha mantenuto il finanziamento pubblico per l'aborto.
«Darò ai nostri figli un Paese sicuro e non oppresso dal debito. Il meglio deve ancora venire», ha detto il confermato inquilino della Casa Bianca. Mitt Romney esce a testa alta e afferma che «è tempo di grandi sfide per l'America; democratici e repubblicani lavorino insieme».
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