DAMASCO Un convoglio umanitario del Comitato internazionale della Croce Rossa diretto a Daraya, è stato fermato all’ingresso della città «nonostante le precedenti autorizzazioni concesse da tutte le parti in causa». Lo ha reso noto il comitato della stessa Croce rossa internazionale. La località siriana è controllata dalle milizie ribelli ma assediata dall’esercito. Daraya era stata uno degli epicentri della rivolta contro Bashar al Assad quando, nel marzo 2011, era iniziata: oggi è quasi completamente distrutta e ha perso il 90 per cento delle 80mila abitazioni; il cibo scarseggia e ci sono gravi forme di malnutrizione. «I prossimi giorni saranno cruciali» per la consegna di aiuti umanitari ai siriani che vivono nelle zone assediate ha dichiarato Jan Egeland, presidente della task force umanitaria dell’Onu in Siria, che dice di «confida- re nelle dichiarazioni di Russia e Usa che hanno detto che ci sarà garantito l’accesso alle zone assediate e che saranno consegnate tutte le forniture mediche che sono state bloccate ». Più della metà delle 905mila persone che l’Onu intendeva raggiungere a maggio non ha avuto l’assistenza necessaria per la mancanza di permessi concessi dal regime di Damasco. A peggiorare la situazione è stata l’interruzione del cessate il fuoco, una vera «catastrofe» secondo Egeland. Intanto sono ripresi raid delle forze del regime siriano e attacchi dei ribelli ad Aleppo dopo che, la mezzanotte di mercoledì, è scaduta la nuova «tregua» parziale. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, i caccia del regime hanno bombardato i distretti di al-Zahraa e al-Maysar, sotto il controllo dei ribelli, poco dopo la fine della tregua. I ribelli, hanno fatto sapere gli stessi attivisti, hanno risposto con almeno tre razzi sparati all’alba contro il quartiere di Sayf al-Dawla, nelle mani delle forze del regime. Inoltre i miliziani del Daesh hanno bombardato la base aerea T4, nella provincia di Homs, con artiglieria pesante e razzi. Continua quindi l’avanzata del Daesh nella provincia di Homs, dopo che l’organizzazione ha preso il controllo di vaste aree attorno al giacimento di gas di al-Shaer e aver tagliato le linee di rifornimento del regime lungo l’autostrada Homs-Tadmur. (
E.A.) © RIPRODUZIONE RISERVATA