Un parrucchiere al lavoro, con i dispositivi di sicurezza, a Colonia in Germania - Reuters
Prove di riapertura in tutta Europa, e non solo, mentre la pandemia di Covid-19 sembra aver rallentato la corsa ma non è uscita di scena. E se nei Paesi del Nord Europa, dalla Norvegia alla Danimarca alla Finlandia (la Svezia non ha mai chiuso), la ripartenza è cominciata da un paio di settimane, anche il resto del continente comincia a riaprire scuole e attività economiche e culturali. Da oggi lockdown allentato anche in Portogallo, Grecia, Ungheria e Slovenia.
Secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi accertati di Covid-19 nel mondo sono 3.519.901, di cui 1.158.041 negli Usa. I morti sono 247.838, anche in questo caso il numero maggiore è negli Usa (67.686). Proprio oggi secondo l'Ufficio europeo di statistica in Gran Bretagna dall'inizio dell'epidemia di Covid-19, ci sono stati oltre 32 mila decessi, il numero più alto in Europa, superata anche l'Italia, finora la più colpita dal coronavirus. Secondo l'Ufficio nazionale di statistica (Ons), al 27 aprile i morti in Inghilterra e Galles per Covid-19 sono stati 29.648; insieme ai decessi registrati in Scozia e Irlanda del Nord si arriva a 32.313, secondo i calcoli della Reuters. L'Ons conta tutti i decessi nei quali il coronavirus è menzionato nel certificato di morte. Dalla scorsa settimana, il governo ha incluso nel bilancio anche i decessi avvenuti nelle case di cura oltre a quelli in ospedale; questi ultimi di recente hanno registrato un rallentamento mentre nelle residenze per anziani i dati continuano ad aumentare.
In Spagna (218mila contagi e 25.428 morti) come in Italia è il primo giorno di alleggerimento delle restrizioni. Con mascherine obbligatorie e rigide misure di contenimento, bar e ristoranti aprono per il ritiro da asporto, parrucchieri e piccoli commercianti lavorano su appuntamento. Già da una settimana sono consentite le uscite per i bambini e da un paio di giorni quelle per l'attività motoria e sportiva, anche se i parchi restano chiusi per evitare assembramenti.
In Svizzera (29.705 contagiati, 1.754 morti) gli ambulatori e alcune categorie di negozi sono riaperti dal 27 aprile, mentre dall'11 maggio riapriranno altri negozi, ristoranti e biblioteche. Dall'11 maggio via agli allenamenti sportivi.
In Germania prosegue il graduale allentamento delle restrizioni, con la riapertura di musei, parrucchieri, chiese e altre aziende automobilistiche. Si calcola che i contagiati siano un milione e 800mila, ossia dieci volte il dato ufficiale che è attorno ai 160mila. A ipotizzarlo è una ricerca condotta dall'università di Bonn su un campione di 919 persone residente nel comune di Heinsberg, vicino al confine con l'Olanda, uno dei più colpiti da Covid-19. In un caso su 5 il contagio sarebbe asintomatico.
In Austria sono tornati oggi a scuola circa 100mila studenti delle classi finali delle scuole professionali e delle scuole medie professionali. Dal 18 maggio rientreranno anche i 700mila delle elementari, delle nuove scuole medie e delle scuole speciali. La Fase 2 era scattata già il 1° maggio, con l'autorizzazione a riaprire a centri commerciali, parrucchieri e numerosi altri esercizi commerciali. Dal 15 maggio potranno essere celebrate le Messe. Il 30 giugno riapriranno teatri e cinema.
In Francia (24.760 decessi) la Fase 2 prevista dall'11 maggio obbedirà a una logica territoriale, con i 101 dipartimenti contrassegnati da un bollino verde (via libera) o rosso (chiusure). A deciderà del colore (che potrà cambiare, anche da verde a rosso) saranno gli indicatori sanitari del contagio e dei ricoveri ospedalieri. Nella Francia "verde" l'11 maggio riapriranno le scuole elementari e medie, così come servizi pubblici e poli economici.
Le autorità sanitarie dell'Olanda riferiscono che nelle ultime 24 ore si sono registrati 26 morti e 199 nuovi contagi da coronavirus. I ricoveri sono 42. In totale nei Paesi Bassi si contano 5.082 decessi, 40.770 casi e 11.037 ricoveri ospedalieri. L'Istituto nazionale per la salute pubblica e l'ambiente olandese Rivm ricorda che non tutte queste persone segnalate sono state ricoverate in ospedale o sono morte nelle ultime 24 ore. Alcuni pazienti vengono riportati in seguito.
Dopo sette settimane di lockdown, l'Islanda comincia a riaprire le scuole secondarie e le università. Delle 38 scuole secondarie islandesi, sono principalmente quelle professionali a riprendere le lezioni in piccoli gruppi. In queste scuole, che spesso prevedono lezioni pratiche, gli esami di fine anno saranno condotti in presenza.L'Università a Reykjavik, che ha 13.000 studenti, ha previsto una riapertura lenta e graduale e lo stesso è previsto negli altri sei campus in tutto il Paese. L'Islanda registra 1.799 casi di malattia e 10 decessi, con il numero dei nuovi casi quotidiani tra zero e tre dal 23 aprile.
In Serbia riaprono oggi ristoranti e bar mentre riprende parzialmente il servizio di trasporto pubblico in alcune delle principali città. Sono anche tornati i collegamenti in treno e autobus all'interno del territorio nazionale, mentre il trasporto aereo dovrebbe riprendere dal 18 maggio. Nella capitale Belgrado il servizio di trasporto pubblico riprenderà l'8 maggio. Numerosi negozi hanno riaperto già da alcuni giorni, compresi parrucchieri, centri estetici, palestre, fitness, mentre i centri commerciali riprenderanno l'attività in settimana. Ieri il presidente Aleksandar Vucic ha annunciato la fine dello stato di emergenza e coprifuoco a partire da giovedì.
Discorso diverso per la Gran Bretagna (182.260 contagi, 28.520 morti), dove l'andamento della curva dei contagi è indietro di due settimane rispetto al resto d'Europa e dove il premier Boris Johnson ha raccontato di aver rischiato la vita, in terapia intensiva, per Covid-19.
In controtendenza anche la Russia dove nelle ultime 24 ore sono stati 10.581 i nuovi casi di contagio, contro i 10.633 di domenica, portando il totale dei contagiati a 145.268 (settimo Paese al mondo). Un operatore sanitario, che aveva lamentato il fatto di essere costretto a lavorare nonostante avesse contratto il virus, è in condizioni critiche dopo essere caduto dalla finestra dell'ospedale Novousmanskaya, nella regione di Voronezh. E' il terzo caso di questo tipo in Russia nelle ultime duesettimane.