La nave da crociera Diamond Princess al Cruise Terminal Daikoku Pier nel porto di Yokohama, a sud di Tokyo - Reuters
Sono 1.115 i morti in totale per l'infezione da coronavirus, secondo i dati aggiornati della John Hopkins University. Di questi, 1.068 sono stati registrati nella sola provincia cinese di Hubei, epicentro dell'epidemia con il capoluogo Wuhan, uno solo fuori dalla Cina continentale, a Hong Kong, e uno all'estero, nelle Filippine.
Nel mondo, le persone contagiate con certezza sono 45.188, di cui 44.670 nella sola Cina continentale e il picco, fuori dall'Asia, risulta in Germania, con 16 contagiati, seguita da Australia (15) e Stati Uniti (13), mentre l'Italia è ferma a 3.
Le persone che sono state contagiate e che sono guarite a livello globale sono 4.850, delle quali 2.639 nella sola provincia di Hubei, il resto nelle altre province e regioni cinesi, una a Macao e una a Taiwan e altre 49 fuori dalla Cina.
Per l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), il nuovo coronavirus è il nemico numero uno dell'umanità, una minaccia peggiore del terrorismo. E dalla comunità scientifica si apprende che il vaccino non sarà disponibile prima di 18 mesi.
Il virus ha un nome. E anche la malattia
Il virus che causa l'epidemia che sta preoccupando il mondo, chiamato provvisoriamente nuovo coronavirus, ha un nuovo nome. Da oggi ufficialmente si chiama SARS-CoV-2. Lo ha stabilito il comitato internazionale che dà il nome ai virus (Ictv), sottolineando che si tratta di un coronavirus "parente" della Sars. Proprio ieri l'Oms aveva invece ribattezzato la sindrome causata dal virus, denominata Covid-19.
Altri 39 casi sulla nave da crociera in Giappone
Intanto sulla Diamond Princess, la nave in quarantena davanti alle coste di Yokohama in Giappone, si registrano altri 39 casi di infezione: ora sono 174. Tra questi un dipendente del ministero della Salute giapponese che stava conducendo un'ispezione.
Per il ministro della Salute, Speranza, «non ci sono elementi per sospendere l'accordo di Schengen» sulla libera circolazione di persone e merci in Europa. Ma il ministro valuta l'introduzione di nuovi controlli, anche nelle stazioni ferroviarie.
Nuovi timori per il rallentamento della crescita globale
Si teme anche per l'economia mondiale. L'agenzia di rating S&P Global taglia dello 0,3% le stime per il Pil globale nel 2020. «La velocità e la diffusione del nuovo coronavirus negli ultimi due mesi - si legge nel report - rappresentano un rischio per l'economia globale e il credito» e il rallentamento della Cina, le cui previsioni sul Pil sono state ridotte dal 5,7 al 5%, impatterà per lo 0,3% sul Prodotto interno lordo globale nel 2020.