È salito a 1.765 il numero delle vittime in Cina legate al coronavirus. Mentre i nuovi casi di contagio registrati sono 1.933. Intanto a Pechino è arrivata la missione congiunta di esperti internazionali guidata dall'Organizzazione mondiale della sanità mentre le autorità cinesi hanno imposto nuove restrizioni agli abitanti della provincia di Hubei per contenere la diffusione del nuovo virus SARS-CoV-2. La Cina punta inoltre a vietare il consumo di animali selvatici.
I circa 60 milioni di abitanti della provincia dell'Hubei – dove si trova Wuhan, la metropoli dove ci sono stati i primi casi di contagio – dovranno stare obbligatoriamente in casa a meno di gravi emergenze e non potranno usare in nessun caso l’automobile. Una persona per ogni famiglia potrà lasciare la casa ogni tre giorni per andare a comprare cibo e provviste.
E oggi si è avuto notizia della morte del capo dell'ospedale Wuchang a Wuhan, Liu Zhiming. Venerdì scorso un'infermiera dello stesso ospedale era morta a causa del virus.
Almeno 454 contagiati sulla nave, «anche un italiano evacuato in Usa»
In Giappone il governo ha cancellato le celebrazioni per il 60esimo compleanno del nuovo imperatore Naruhito, previste per il 23 febbraio e che richiamano decine di migliaia di persone davanti al Palazzo imperiale nel centro di Tokyo. Non succedeva dal 1996.
Nel Paese le persone contagiate sono 61, mentre sono saliti a 454 i casi registrati sulla nave da crociera Diamond Princess, ancorata dal 5 febbraio al porto di Yokohama, non lontano da Tokyo. A bordo c'erano 3.700 persone, tra passeggeri ed equipaggio. Gli ammalati sono stati trasferiti in ospedale, mentre 340 residenti negli Stati Uniti sono stati evacuati ieri.
Tra loro ci sarebbe anche un cittadino italiano sposato con un'americana. L'uomo sarebbe tra i 14 risultati positivi al tampone per il coronavirus, secondo quanto comunicano in una nota congiunta il Dipartimento di Stato e quello della Sanità Usa, sulla base dei test compiuti alcuni giorni prima. «Queste persone - si legge - sono state trasferite in modo rapido e sicuro in un'area di contenimento a bordo dell'aereo, secondo i protocolli standard». «Aspettiamo ancora conferme» ha precisato Stefano Verrecchia, capo dell'Unita di crisi della Farnesina, ad Agorà Rai Tre. Verrecchia ha sottolineato comunque che «fra i connazionali di cui ci dobbiamo occupare noi non risulta al momento alcun contagiato».
Anche l'Italia ha deciso di evacuare i propri connazionali, 35 membri dell'equipaggio compreso il comandante, e oggi 17 febbraio ci sarà un vertice per decidere le modalità. Analogo discorso per i cittadini di Australia, Canada, Corea del Sud, Hong Kong e Taiwan.
Spallanzani: migliora la coppia in terapia intensiva
«I due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, casi confermati di infezione da nuovo coronavirus, continuano a essere ricoverati nella terapia intensiva del nostro istituto. Sono stabili e in progressivo miglioramento le condizioni generali di entrambi». È quanto emerge dal nuovo bollettino medico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.
Niccolò, il 17enne rimpatriato da Wuhan «continua ad essere in buone condizioni di salute. I tamponi naso-faringei effettuati nella giornata del 15 e del 16 febbraio, sono risultati negativi per la ricerca del nuovo coronavirus e di altri eventuali agenti patogeni. Il ragazzo continua ad essere sereno e di ottimo umore».
Inoltre, «le condizioni di salute del cittadino proveniente dalla Cecchignola, caso confermato di infezione da nuovo coronavirus, sono ottime. Continua ad essere ricoverato in osservazione».
Nell'accettazione dello Spallanzani «sono stati valutati, ad oggi, 68 pazienti sottoposti al test per la ricerca del nuovo coronavirus. Di questi, 59, risultati negativi al test, sono stati dimessi. Nove pazienti sono tuttora ricoverati: tre sono casi confermati (la coppia cinese ed il giovane proveniente dal sito della Cecchignola); un paziente sottoposto a test per la ricerca del nuovo coronavirus in attesa di risultato. Cinque pazienti rimangono comunque ricoverati per altri motivi clinici».
Un caso sospetto anche all'ospedale di Napoli: si tratta di un uomo rientrato dalla Cina nel Salernitano, ricoverato in isolamento con sintomi dell'apparato respiratorio. È stato sottoposto al test per il SARS-CoV-2.