Il presidente del Gabon, Ali Bongo Ondimba, sarebbe stato deposto da un colpo di stato dell'esercito (Ansa)
Sarebbe stato sventato un tentativo di colpo di stato in Gabon. I golpisti sono stati arrestati da unità del "Gign" gabonese e la situazione tornerà del tutto alla normalità in due o tre ore, ha detto il portavoce e ministro della comunicazione Mapangou. Il portavoce ha sminuito la portata dell'evento parlando di «un gruppo di giocherelloni».
Il tentativo dei militari, l'assenza del presidente
Alle 6.30 circa di stamani un gruppo di militari ha assunto il controllo dell'emittente radiotelevisiva di stato e letto un proclama in cui ha annunciato che in assenza del presidente Ali Bongo - eletto nel 2009 e succeduto al padre, ricoverato in Marocco per un presunto ictus in ottobre - è stato nominato un Consiglio nazionale di restaurazione. Il messaggio è stato letto da un militare che si è presentato come il vicecomandante della Guardia repubblicana e presidente del Movimento patriottico dei giovani delle forze di difesa e di sicurezza del Gabon. In un video comparso sul web, si vedono tre militari con un berretto verde, uno dei quali legge il messaggio. «È arrivato il giorno tanto atteso in cui l'esercito ha deciso di unirsi al popolo per salvare il Gabon dal caos», ha dichiarato il militare chiedendo a «tutti i giovani del Paese» di unirsi all'esercito. «Non possiamo abbandonare la patria», ha aggiunto definendo le istituzioni del Paese «illegittime e illegali».
Nelle strade della capitale Libreville sono stati visti blindati e altri mezzi militari. Si sono anche uditi colpi sparati nei pressi della stazione radiofonica. Si è registrato un assembramento di circa 300 persone davanti alla sede dell'emittente. I soldati hanno sparato lacrimogeni per disperderle. Blindati delle forze di sicurezza hanno bloccato l'accesso al boulevard Triomphal, nel centro della capitale.
Nel messaggio di auguri per l'Anno Nuovo, Bongo aveva cercato di rispondere alle voci sulla sua salute affermando di sentirsi ormai in buone condizioni fisiche: messaggio che non ha convinto i militari, secondo cui si è trattato di «un tentativo di restare attaccato al potere».
Il giallo sulle condizioni del presidente
È da mesi che non c'è chiarezza sulle sorti del presidente Ali Bongo, la cui famiglia governa il Paese dell'Africa equatoriale occidentale, piccolo ma ricchissimo di petrolio, da quasi 5 decenni (lui ha sostituito suo padre, morto nel 2009). Il 24 ottobre scorso il presidente era in Arabia Saudita quando è stato ricoverato per un malore «dovuto ad un grave affaticamento», secondo la versione ufficiale. È rimasto a Riad per un mese e poi è stato trasferito in Marocco, a Rabat.
Per mesi le autorità hanno dato informazioni frammentarie, il che ha alimentato ogni genere di voci, che sia ormai incapace di intendere e volere, se non addirittura morto. Il 31 dicembre il presidente ha registrato un messaggio video: «È vero: ho attraversato un periodo difficile, come talvolta accade nella vita».
Secondo il comunicato dei militari, il discorso di Capodanno ha «rafforzato i dubbi» sulla capacità di Ali Bongo di continuare a governare, perché ha mostrato un «malato che non è nel pieno delle sue facoltà fisiche e mentali». Nelle scorse settimane la Corte Costituzionale ha parzialmente trasferito i poteri del presidente al primo ministro e vicepresidente.
Dopo la rielezione di Bongo, nel 2016, la sua vittoria di stretto margine aveva provocato violente proteste in cui diverse persone erano rimaste uccise e un migliaio arrestate. Il suo principale rivale, Jean Ping, ex presidente della Commissione dell'Unione Africana, lo aveva accusato di brogli,e l'Ue aveva denunciato irregolarità.