lunedì 16 settembre 2024
Una sfilza di precedenti penali, compreso il possesso di una mitragliatrice. La smania di combattere in Ucraina. E un'attività frenetica sui social. Nel 2016 aveva votato per Trump, ma era «deluso»
Un selfie di Ryan W. Routh, con la bandiera statunitense, il giubbotto antiproiettile e sullo sfondo le bandiere dei Paesi che sostengono l'Ucraina, pubblicato sui suoi account social

Un selfie di Ryan W. Routh, con la bandiera statunitense, il giubbotto antiproiettile e sullo sfondo le bandiere dei Paesi che sostengono l'Ucraina, pubblicato sui suoi account social - Reuters

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Una sfilza di precedenti penali, un arresto per possesso di mitragliatrice. La smania di combattere in guerra. E una frenetica attività social. Ecco chi è Ryan Wesley Routh, il 58enne delle Hawaii sospettato di voler uccidere Trump.

I precedenti penali: dalla droga alla mitragliatrice

Originario della Carolina del Nord, nel 2018 si era trasferito alle Hawaii dove aveva aperto un'azienda costruzioni per l'edilizia popolare. In Carolina del Nord era stato arrestato più volte: per possesso di droga e di oggetti rubati, mancato soccorso in un incidente stradale, resistenza a pubblico ufficiale, guida con la patente scaduta e senza assicurazione, revisione scaduta. Nel 2002 fu condannato perché in possesso di una mitragliatrice: era stato inseguito dalla polizia e si era barricato in un negozio a Greensboro, in Carolina del Nord. Fra le altre accuse, c'è anche quella di non aver pagato le tasse in tempo. Gli era stato intimato di sborsare decine di migliaia di dollari di risarcimento ai querelanti, in cause civili.

Il viaggio in Ucraina per arruolarsi (e il respingimento)

Nel giugno del 2002, Routh era andato in Ucraina per arruolarsi: nell'occasione, era stato intervistato prima dal New York Times e poi dall'agenzia Afp a Kiev. Ma avendo già 56 anni ed essendo privo di esperienza militare non era stato accettato nell'esercito. Alla televisione Newsweek Romania aveva detto di essere impegnato nel suo piano B: reclutare volontari dall'estero per combattere. Ma anche questa esperienza si era rivelata frustrante, per la riluttanza delle forze armate ucraine ad arruolare stranieri. «Hanno paura che chiunque sia una spia russa», aveva detto in un'intervista.

Dall'Ucraina Oleksandr Shaguri, del Dipartimento di coordinamento degli stranieri del Comando delle forze terrestri, ha confermato alla Cnn: «Ci offriva un gran numero di reclute da diversi Paesi, ma per noi era ovvio che le sue offerte non erano realistiche. Non abbiamo nemmeno risposto, non c'era nulla a cui rispondere. Il modo migliore per descrivere i suoi messaggi è: idee deliranti».

Voleva creare una legione straniera per Taiwan contro la Cina

Routh voleva anche rafforzare le difese di Taiwan contro la Cina e sperava di creare una legione straniera per proteggerla. Su un sito web denominato Taiwan Foreign Legion viene identificato come «coordinatore del Centro di volontariato internazionale», spiega la Cnn. Il Centro intendeva «reclutare ex militari e civili da tutto il mondo» disposti a difendere Taiwan in caso di guerra con la Cina.

La Cnn ha contattato una ventina di persone indicate dal sito web come «sostenitori», ma tutti hanno detto di non sapere come i loro nomi e le loro informazioni di contatto fossero stati condivisi sul sito pro-Taiwan.

Il suo libro sulla «fine dell'umanità»

Sui social, Routh postava regolarmente post su attualità e politica, ma solo saltuariamente critiche a Trump. Nel 2023 ha pubblicato in autonomia un libro di 219 pagine dal titolo La guerra impossibile da vincere dell'Ucraina: il difetto fatale della democrazia, l'abbandono del mondo e il cittadino globale: Taiwan, Afghanistan, Corea del Nord e la fine dell'umanità.

Nel libro racconta il suo viaggio al confine fra Polonia e Ucraina e la sua richiesta di arruolarsi. «Avevo dedicato ogni mia motivazione ed energia che potevo raccogliere per l'Ucraina e sono tornato a mani vuote» scrive, descrivendo il fallimento dei suoi tentativi di costruire droni per l'esercito. Dal suo account Facebook, ha anche cercato di arruolare cittadini afghani presentandosi come un collegamento non ufficiale con il governo ucraino.

Il voto per Trump nel 2016. La «delusione» e il sostegno a Biden

Nel 2016 aveva votato per Trump, ma nel giugno del 2020 aveva scritto sui social: «»Eri la mia scelta nel 2016, io e il mondo speravamo che il presidente Trump sarebbe stato diverso e migliore, ma siamo rimasti tutti molto delusi e sembra che tu stia peggiorando e regredendo». Per poi aggiungere: «Sarò felice quando te ne sarai andato».

Lo scorso marzo, Routh aveva votato alle primarie democratiche della Carolina del Nord. Risulta anche una sua donazione di oltre cento dollari ad ActBlue, che elabora la raccolta fondi per i democratici. Il 22 aprile scorso, citando Joe Biden, aveva scritto sui social: «In gioco c'è la democrazia e non possiamo fallire». Dopo il tentato assassinio di Trump, il 13 luglio in Pennsylvania, aveva consigliato a Biden di visitare le vittime degli spari di Thomas Crooks e di partecipare al funerale del pompiere ucciso: «Trump certamente non lo farà. Mostra al mondo cosa fanno i veri leader», aveva scritto su X.

A Musk: «Vorrei comprare un missile, anche usato»

In risposta a un post di Elon Musk, gli aveva scritto su X: «Vorrei comprare uno dei suoi missili e caricarlo con una testata per la villa di Putin sul Mar Nero, per finirlo. Se può dirmi il prezzo per favore, può essere anche vecchio e usato».

Per il figlio Oran Routh, il sospettato è «un padre amorevole e premuroso, un uomo onesto e laborioso». Non certo una persona che può «fare qualcosa di folle, tanto meno violento». E ha detto di sperare che tutto sia «stato ingigantito».

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