martedì 31 agosto 2021
Padre Julius Agbortoko è stato prelevato dai combattenti domenica pomeriggio. Chiesto un riscatto dell'equivalente di 30 mila euro
Il sacerdote rapito, padre Julius Agbortoko

Il sacerdote rapito, padre Julius Agbortoko - Twitter

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È stato rapito domenica 29 agosto padre Julius Agbortoko, vicario generale della diocesi di Mamfe, nella regione anglofona del Sud-Ovest del Camerun.

Lo ha confermato la diocesi in un comunicato firmato da fratel Sebastien Sinju, cancelliere della diocesi.

Erano passate da poco le 18 quando uomini, che si sono presentati come combattenti separatisti, hanno fatto irruzione al seminario maggiore e si sono diretti verso l'alloggio del vescovo emerito Francis Teke Lysinge. Lì, secondo la ricostruzione ufficiale, hanno notato padre Agbortoko e hanno deciso di portare via il sacerdote, che era appena tornato da una visita pastorale a Kokobuma.

Per il suo rilascio è stato chiesto il pagamento di 20 milioni di franchi Cfa - oltre 30.000 euro.

Fratel Sinju deplora gli attacchi alla Chiesa e alla diocesi di Mamfe.

Nelle regioni anglofone di Nord Ovest e Sud Ovest è in corso da diversi anni un conflitto a bassa intensità tra i ribelli e l'esercito, volto a ottenere l'indipendenza dal resto del Camerun, a maggioranza francofona. Come fonte di sostegno economico, i miliziani fanno spesso ricorso ai sequestri a scopo di riscatto, che non risparmiano esponenti della chiesa cattolica.


A giugno scorso, la Conferenza episcopale del Camerun ha lanciato un appello affinché "cessino le persecuzioni a danno di sacerdoti e missionari" nel Paese africano. Nel giugno dell'anno precedente aveva destato clamore il rapimento del cardinale Christian Wiyghan Tumi, arcivescovo della diocesi di Douala, di 90 anni, rilasciato poi poche ore dopo. Con lui venne preso anche il re di Kumbo, il Fon di Nso, che nella regione rappresenta un'autorità tradizionale.

Nel luglio 2018 un sacerdote era stato ucciso a colpi di arma da fuoco dai secessionisti non lontano da Muyuka, nella regione del Sud-Ovest e nell'ottobre dello stesso anno un missionario americano era stato ferito a morte da una sparatoria nel Nord-Ovest.

Lo scorso 22 agosto, a Bali nel Nord-Ovest, una fedele cristiana presbiteriana è stata uccisa e il pastore della chiesa è stato ferito a un braccio dopo che spari hanno colpito una chiesa in piena funzione religiosa. I separatisti e l'esercito si sono accusati a vicenda di essere responsabili della tragedia.

E tre mesi fa un altro prete della diocesi di Mamfe, Christopher Eboka, era stato rapito e rilasciata dopo nove giorni. Secondo l'Onu, i combattimenti in Camerun hanno portato alla morte di migliaia di persone e ha costretto più di 700mila persone a fuggire in altre Paesi, incluso la Nigeria.

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