Paralizzati i trasporti in tutto il Paese (Ansa)
Torna l'incubo del grande blackout che nei mesi scorsi hanno paralizzato le grandi città venezuelane. La capitale Caracas e molte aree del Venezuela sono state immerse nell'oscurità nella serata di ieri a seguito di un nuovo blackout legato, secondo il governo, a un "attacco elettromagnetico". L'interruzione di corrente è iniziata a Caracas alle 22,41 interessando, tra l'altro, l'approvvigionamento idrico, i servizi di trasporto pubblico e i collegamenti telefonici. Solo dopo oltre sette ore la distribuzione dell'energia elettrica è, progressivamente, ripresa.
Nella provincia, gli utenti di Twitter hanno segnalato blackout in tutti e 23 gli stati venezuelani. "I primi elementi dell'indagine nella regione di Caroni (nel sud del Venezuela) suggeriscono che si tratti di un attacco elettromagnetico volto a danneggiare il sistema di produzione idroelettrica", ha affermato il Ministro della Comunicazione Jorge Rodríguez in televisione, promettendo che il sistema elettrico nazionale sarebbe tornato in servizio "il prima possibile". In seguito il presidente Nicolas Maduro ha denunciato un "nuovo attacco criminale".
"Tentano di nascondere la portata della tragedia razionando l'intero paese, ma il fallimento è evidente: hanno distrutto il sistema elettrico e non hanno soluzioni", ha risposto su Twitter il leader dell'opposizione Juan Guaido, presidente del Parlamento che si è proclamato presidente ad interim del Venezuela a gennaio ed è riconosciuto come tale da una cinquantina di Paesi guidati dagli Stati Uniti.